Feste, fuochi e scontri in Turchia
Ieri era il Giorno della repubblica: le foto dei festeggiamenti e delle proteste contro Erdogan, accusato di tradire laicità e secolarismo
Ieri a Ankara, in Turchia, ci sono stati scontri tra poliziotti e manifestanti anti-governativi in occasione del Giorno della Repubblica. Il paese ha celebrato, infatti, l’89esimo anniversario della proclamazione della repubblica, avvenuta il 29 ottobre del 1923 a opera di Mustafà Kemal, detto Ataturk. Come ogni anno si è tenuta la tradizionale parata militare a cui hanno partecipato le più alte cariche dello stato, tra cui il presidente Abdullah Gul e il primo ministro Recep Tayyip Erdogan. Contemporaneamente si è svolta una manifestazione non autorizzata contro il governo: migliaia di persone hanno sfilato con bandiere turche e ritratti di Ataturk chiedendo una maggiore laicità dello stato. Uno dei principi su cui si fonda la Turchia moderna è il secolarismo e la totale assenza della religione nelle istituzioni dello stato. Da quando Erdogan e il suo partito di islamici moderati (AKP) sono andati al potere dieci anni fa, questo principio è progressivamente venuto meno e molti temono che la situazione possa peggiorare.
Il corteo è stato organizzato da decine di associazioni di cittadini e sostenuto dai principali partiti all’opposizione, tra cui il Partito Popolare Repubblicano (CHP), guidato Kemal Kilicdaroglu. I manifestanti si sono raccolti davanti alla sede del parlamento turco e da lì si sono diretti verso il mausoleo di Ataturk. Qui hanno cercato di sfondare le barricate della polizia, che ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per cercare di fermarli. Non ci sono notizie di persone arrestate o rimaste ferite. Le celebrazioni per la festa sono continuate ad Ankara per tutto il giorno e si sono concluse con i tradizionali fuochi d’artificio.