Il giorno dopo in Sicilia
I risultati definitivi e che cosa dicono Crocetta e gli altri del fatto che non avrà la maggioranza in regione
Rosario Crocetta ha vinto le elezioni in Sicilia e sarà il nuovo presidente della regione. I risultati conseguiti dalle liste che lo sostenevano però non hanno conquistato la maggioranza dei seggi all’Assemblea regionale siciliana (ARS): la legge elettorale siciliana, infatti, prevede la possibilità di dare il voto disgiunto tra candidato presidente e liste, uno sbarramento sulle liste al 5 per cento e un premio di 8 seggi al candidato vincitore attraverso l’elezione del suo “listino”.
Questi i risultati definitivi del voto per il presidente:
1. Rosario Crocetta (PD, UdC, PSI, ApI) 617.073 voti, 30,477%
2. Nello Musumeci (PdL, AdC, Cantiere popolare) 521.022 voti, 25,733%
3. Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 Stelle), 368.006 voti, 18,176%
4. Gianfranco Micciché (Partito dei Siciliani, Grande Sud, FLI), 312.112 voti, 15,415%
5. Giovanna Marano (SEL, Federazione della Sinistra, IdV, Verdi), 122.633 voti, 6,057%
6. Mariano Ferro (Popolo dei Forconi), 31.390 voti, 1,55%
7. Cateno De Luca (Rivoluzione siciliana), 25.058 voti, 1,238%
8. Gaspare Sturzo (Sturzo presidente), 19.248 voti, 0,951%
9. Giacomo Di Leo (Partito Comunista dei Lavoratori), 4.495 voti, 0,222%
10. Lucia Pinsone (Voi), 3.659 voti, 0,181%
Questo invece il risultato definitivo sui voti di lista: in neretto quelle che hanno superato lo sbarramento, tra parentesi il numero di deputati regionali che esprimeranno.
Movimento 5 Stelle 14,9% (15)
PD 13,4% (14)
PdL 12,9% (12)
UdC 10,8% (11)
Partito dei Siciliani MpA 9,5% (10)
Crocetta presidente 6,2% (5)
Grande Sud 6% (5)
Cantiere popolare 5,9% (4)
Musumeci presidente 5,6% (4)
FLI 4,4%
Italia dei Valori 3,5%
Federazione della Sinistra, SEL, Verdi 3,1%
Popolo dei Forconi 1,3%
Rivoluzione siciliana 1,2%
Sturzo presidente 0,8%
Alleanza di Centro 0,3%
Piazza Pulita 0,1%
Partito Comunista dei Lavoratori 0,1%
Voi 0,1%
Sono rimasti fuori dall’ARS, quindi, tra gli altri, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia Libertà e Futuro e Libertà. Ai deputati eletti di cui sopra, vanno aggiunti i deputati del listino di Crocetta, otto, più lo stesso Crocetta e Nello Musumeci, in quanto la legge elettorale riserva un posto all’ARS anche al miglior sfidante del presidente eletto. Di conseguenza, all’ARS i deputati che sostengono Rosario Crocetta saranno 39 su un totale di 90, sette in meno di quelli che servirebbero per ottenere la maggioranza.
Già prima del voto si era discusso della possibilità che Crocetta e il PD, che già sono alleati con l’UdC, dopo il voto si alleassero con il Partito dei Siciliani di Lombardo e Grande Sud di Micciché, ricomponendo in sostanza la coalizione che sostenne l’ultimo governo Lombardo. Gli stessi Micciché e Lombardo ieri si sono detti aperti a questa possibilità, facendo i loro auguri a Crocetta e parlando di «inevitabili convergenze convergenze con Crocetta su singoli provvedimenti». Crocetta ha fatto qualche apertura al Movimento 5 Stelle, respinta (Cancelleri ha detto che «siamo come le zitelle acide, rimaniamo da soli») e ha detto ieri alla stampa che in caso di incapacità di trovare consenso sui singoli provvedimenti «allora si tornerà a votare e Crocetta sarà eletto con il 60 per cento dei voti».
«Qualcuno è abituato ai giochetti, con me si cambia musica. Questa è la mia battaglia. Non voglio fare inciuci con Lombardo né lombardini, con Musumeci e musumecini, con Miccichè o miccichini o grillini e compagnia bella. Io propongo il governo di chi ha vinto le elezioni. La mia maggioranza sarà composta dai partiti della mia alleanza aperti alla società civile. È tutta la mia storia che va contro le ammucchiate»
foto: Wiro – LaPresse