Chi è Rosario Crocetta
Breve storia del candidato alla presidenza della Sicilia di PD, UdC e PSI
Rosario Crocetta, candidato di Partito Democratico e UdC alla presidenza della Sicilia, è nato a Gela l’8 febbraio del 1951 ed è oggi un europarlamentare iscritto al gruppo dei Socialisti e dei Democratici. Ha un diploma da perito chimico, ha fatto l’impiegato all’ENI e e ha cominciato a fare politica da giovane nel Partito Comunista Italiano, collaborando saltuariamente con le pagine culturali dell’Unità, del Manifesto e di Liberazione. Ha scritto un libro di poesie, parla quattro lingue.
Quando il PCI cessò di esistere, nel 1991, aderì a Rifondazione Comunista. Nel 1996 passò ai Verdi e nelle liste dei Verdi fu eletto consigliere comunale di Gela e fu nominato assessore alla Cultura. Nel 2000 passò ai Comunisti Italiani, nel 2001 diventò assessore all’Istruzione, poi si candidò a sindaco di Gela sostenuto da una coalizione di centrosinistra (senza Rifondazione, che presentava un suo candidato). All’inizio risultò sconfitto per meno di 200 voti, ma poi il riconteggio seguìto a un suo ricorso gli diede ragione e lo fece diventare sindaco. Dopo la sua elezione l’Arcigay parlò di lui come del “primo sindaco dichiaratamente gay” d’Italia, cosa che gli diede notorietà nazionale.
L’altra cosa a dargli notorietà nazionale, due anni dopo, fu la notizia di un attentato mafioso sventato ai suoi danni: per giunta con killer venuto apposta dalla Lituania, a rendere il tutto piuttosto letterario. Da quel momento fu messo sotto protezione e si cominciò a parlare anche del suo impegno contro la mafia e delle misure approvate dalla sua giunta per prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata, dal licenziamento di singoli dipendenti comunali alle norme particolarmente stringenti per l’assegnazione degli appalti. Nel 2007 si candidò per un secondo mandato e fu rieletto al primo turno con il 64,8 per cento dei voti. Un anno fa passò al Partito Democratico.
Nel 2009 ha lasciato la carica di sindaco di Gela e si è candidato al Parlamento europeo, risultando eletto con 150.368 preferenze. Nel frattempo la sua scorta è stata raddoppiata a seguito di nuove minacce, che nel 2010 hanno portato all’arresto di cinque persone. Ad aprile del 2012 è stato nominato vicepresidente della commissione speciale antimafia dell’Unione Europea, ad agosto si è candidato alla presidenza della Sicilia con il sostegno – oltre che del Partito Democratico – dell’UdC, dell’ApI e del PSI.