L’arresto di Kostas Vaxevanis
Un giornalista greco dovrà rispondere di violazione della privacy per aver pubblicato una lista di presunti evasori fiscali, tra i quali tre ex ministri
Il giornalista greco Kostas Vaxevanis è stato arrestato domenica e successivamente rilasciato dopo aver pubblicato sulla rivista indipendente Hot Doc da lui diretta un elenco di presunti evasori fiscali greci. Vaxevanis dovrà comparire davanti ai giudici della corte distrettuale di Atene nella giornata di oggi per rispondere all’accusa di violazione della privacy. Il documento pubblicato è una lista di 2059 nomi di titolari greci e ciprioti di conti correnti nella banca svizzera HSBC. Si tratta quindi di possibili evasori dato che non costituisce reato trasferire denaro all’estero purché gli importi non siano frutto di attività illecite.
La HSBC era finita al centro di uno scandalo nel 2009, dopo che un suo dipendente aveva rubato dai sistemi informatici e messo sul mercato migliaia di dati di correntisti che poi erano stati acquistati dal governo francese. Nel 2010 il servizio di intelligence francese aveva informato il governo greco che tra i dati trafugati figuravano molti nomi di cittadini greci: l’allora ministro francese delle Finanze Christine Lagarde, oggi a capo del Fondo Monetario Internazionale, consegnò quindi la lista al ministro delle Finanze del governo Papandreu, Giorgos Papacostantinou. Le autorità greche avevano sostenuto che le informazioni non potevano essere utilizzate perché ottenute illegalmente e avevano bloccato la pubblicazione della lista. Subito dopo il cd con la lista scomparve misteriosamente dal ministero delle Finanze tra molte polemiche.
Dopo due anni, quindi, la lista è di nuovo spuntata fuori: Vaxevanis ha dichiarato di aver ricevuto in forma anonima il documento su una penna USB e di non essere stato in grado di verificare se si trattasse davvero dell’originale. Tra i presunti evasori figurano uomini d’affari, giornalisti, avvocati, funzionari statali e attori famosi, ma soprattutto tre ex ministri, tra i quali Leonidas Tzanis, suicidatosi a inizio ottobre a seguito del coinvolgimento in un’inchiesta su un caso di corruzione.
Vaxevanis è riuscito a raccontare su Twitter gli attimi prima dell’arresto: “Invece di arrestare gli evasori fiscali e i ministri che avevano nelle mani la lista, adesso arrestano la verità”. La pubblicazione della lista su Hot Doc (il cui sito è temporaneamente inaccessibile) arriva alla vigilia di un importante impegno del parlamento greco, chiamato a votare una serie di nuove misure di austerità.