In Sicilia ha vinto Crocetta

Ha ottenuto il 30,47 per cento dei voti ma non ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi, il M5S è il primo partito e gli astenuti sono stati il 52,6 per cento

Aggiornamento delle 01.00
Rosario Crocetta è stato eletto governatore della Sicilia: alla fine dello scrutinio delle 5.308 sezioni il candidato di PD e UdC ha ottenuto 617.073 voti (il 30,478 per cento del totale). Considerati i voti di lista però, il nuovo governatore non conquista la maggioranza assoluta dei seggi in Assemblea Regionale. Il candidato del PdL e della Destra, Nello Musumeci, ha ottenuto il secondo maggior numero di voti (521.022, il 25,73 per cento del totale). La lista del Movimento 5 Stelle è stata quella più votata con 285.000 voti (il 14,90 per cento) e il suo candidato, Giancarlo Cancelleri, ha ottenuto 368.006 voti (il 18,20 per cento del totale). La maggior parte degli aventi diritto di voto si è astenuta: l’affluenza è stata del 47,4 per cento, mentre nelle ultime elezioni regionali del 2008 era stata del 66,68 per cento.

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Rosario Crocetta, candidato di PD e UdC, ha vinto le elezioni regionali in Sicilia. Quando lo scrutinio delle schede ha superato i due terzi delle sezioni, Crocetta ha il 31 per cento dei voti, con almeno 6 punti di vantaggio sul secondo candidato, Nello Musumeci, sostenuto dal PdL e dalla Destra, e 12 punti su Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle. Non è previsto ballottaggio, quindi a Crocetta basterà il 30 per cento dei voti per diventare presidente. Ma non è previsto nemmeno un premio di maggioranza, e considerati i voti di lista difficilmente le forze che sostengono Crocetta otterranno la maggioranza assoluta dei seggi in Assemblea Regionale. Questo vuol dire che Crocetta potrebbe doversi alleare con dei partiti che non lo hanno sostenuto alle elezioni, anche se per il momento ha promesso di «cercare la maggioranza sui provvedimenti» e far tornare la Sicilia al voto se non ci riuscirà.

(Makkox sul risultato di Beppe Grillo)

La lista del Movimento 5 Stelle sembra fin qui la più votata, con il 14,9 per cento. In grande difficoltà il PdL, che rispetto alle elezioni regionali del 2008 ha perso oltre venti punti percentuali. Di seguito tutti gli aggiornamenti della giornata.

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17:52 – Con 3740 sezioni scrutinate su 5308, Crocetta è avanti col 30,9 per cento, poi Musumeci col 25 per cento, Cancelleri col 18,2 per cento e Micciché col 15,1 per cento. A meno di sorprese clamorose, Crocetta non sembra raggiungibile da Musumeci.

17:29 – Claudio Fava ha ritirato la sua candidatura alla presidenza della Sicilia qualche mese fa, perché aveva fatto il cambio di residenza da Roma a Isnello (in provincia di Palermo) con cinque giorni di ritardo rispetto al limite massimo per candidarsi e votare alle regionali. Allora ha deciso di sostenere Giovanna Marano, sindacalista della FIOM, quando però era troppo tardi per cambiare nome e simbolo della lista regionale: per questo motivo per votare Giovanna Marano presidente bisognava barrare il simbolo “Claudio Fava presidente”, della lista “Claudio Fava presidente”. Non proprio semplicissimo.

17.27 – Claudio Fava su Twitter:

 

17:23 – Relativamente al futuro e alla stabilità della sua eventuale maggioranza, Crocetta ha detto: «Non farò inciuci all’Assemblea, cercherò la maggioranza sui provvedimenti e se non ci riuscirò chiederò il sostegno dei cittadini. Tornerò al voto e vincerò con una valanga di voti».

17:04 – Con 3150 sezioni scrutinate su 5308, Crocetta è avanti col 30,8 per cento, poi Musumeci col 24,9 per cento, Cancelleri col 18,4 per cento e Micciché col 15,1 per cento.

17:01 – Nuova dichiarazione di Rosario Crocetta: «Oggi è cambiata la storia della Sicilia. In altri tempi uno come me non sarebbe stato eletto. Sono riuscito in un miracolo mettendo insieme movimenti antipolitici e partiti».

16:58 – L’alleanza tra PD e UdC in Sicilia non è inedita: i due partiti hanno sostenuto l’ultimo governo Lombardo, insieme a MpA, FLI e ApI. Anche per questo, visto che difficilmente Crocetta otterrà la maggioranza all’ARS, molti pensano che lo scenario più probabile sia un’alleanza di Crocetta con le liste che hanno sostenuto Micciché (il PdL aveva denunciato uno scenario del genere nei giorni scorsi facendo circolare dei manifesti che definivano l’alleanza “CrocChé”).

16:46 – Promemoria: le liste collegate al candidato presidente vincitore non prendono un premio di maggioranza, ma eleggono un “listino” di otto candidati. I seggi all’ARS sono 90, quindi per avere la maggioranza bisogna eleggere almeno 46 deputati.

16:34 – Lo spoglio è iniziato alle 8 del mattino. Dopo otto ore e mezza, siamo a metà esatta delle sezioni scrutinate.

16:29 – Confrontare i dati di lista del 2012 con quelli delle regionali del 2008 fornisce risultati impressionanti. Il PdL prese il 33,5 per cento, oggi è al 12,1; il PD prese il 18,8 per cento, oggi è al 13,7; la lista “Amici di Beppe Grillo” prese l’1,7 per cento, oggi è al 15,4.

16:19 – Aggiornamento dello spoglio, 2654 sezioni scrutinate su 5308.

16:14 – Bersani ha detto che «se il risultato sarà quello che si sta delineando fin qui, per noi si tratta di risultati storici».

16:02 – Ricordiamo che la legge elettorale siciliana prevede uno sbarramento regionale del 5 per cento. In questo momento resterebbero fuori dall’Assemblea regionale siciliana Futuro e Libertà, fermo al 4 per cento, l’Alleanza di Centro, l’Italia dei Valori, la lista unitaria di SEL, Rifondazione, PDCI e Verdi, il “Popolo dei forconi”.

15:48 – A Palermo i tre candidati principali sono praticamente pari, quando sono state scrutinate 466 sezioni su 600: Cancelleri al 23,69 per cento, Crocetta al 23,89, Musumeci al 22,57 per cento.

15:41 – Chi è Rosario Crocetta, candidato di PD e UdC, in vantaggio fin dall’inizio dello spoglio.

Rosario Crocetta, candidato di Partito Democratico e UdC alla presidenza della Sicilia, è nato a Gela l’8 febbraio del 1951 ed è oggi un europarlamentare iscritto al gruppo dei Socialisti e dei Democratici. Ha un diploma da perito chimico, ha fatto l’impiegato all’ENI e e ha cominciato a fare politica da giovane nel Partito Comunista Italiano, collaborando saltuariamente con le pagine culturali dell’Unità, del Manifesto e di Liberazione. Ha scritto un libro di poesie, parla quattro lingue.

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15:28 – Superate le 2021 sezioni scrutinate su 5308, Crocetta è al 30,4 per cento, mentre Musumeci è al 25 per cento. La quantità di voti per Cancelleri è ora al 18,7 per cento e per Micciché al 15,3 per cento.

14:59 – Sandro Bondi (PdL) vede un nesso tra i risultati di oggi alle elezioni in Sicilia e le cose a livello nazionale, la sua analisi: «Se i dati che emergono dalle elezioni siciliane verranno confermati, siamo di fronte ad una reazione sociale che investe pesantemente i partiti, ma che in realtà chiama in causa le responsabilità del governo Monti».

14:51 – Quelli di YouTrend, che si occupano tra le altre cose di analisi di dati elettorali, danno Crocetta per vincente.

 

14:33 – Al momento con il 14,50 per cento, il Movimento 5 Stelle è primo partito, seguito dal PD al 13,60 per cento. Il PdL è al 12,60 per cento, l’UdC all’11,10 per cento.

14:31 – Sono state scrutinate 1646 sezioni su 5308. Il candidato con più voti continua a essere Crocetta con il 31,2 per cento dei voti, seguito da Musumeci con il 25,2 per cento. Più distanti ci sono Cancelleri con il 17,9 per cento e Miccichè con il 15,4 per cento.

13:44 – Siamo circa a un quinto delle sezioni scrutinate per le elezioni in Sicilia. In testa c’è ancora Crocetta con il 31,4 per cento dei voti, seguito da Musumeci al 26,11 per cento. Seguono Cancelleri al 17,5 per cento e Micciché quasi al 15 per cento.

13:38 – Totò Cardinale, corrente Innovazioni del Partito Democratico, dice che «Il dato del movimento di Grillo è una frustata alla classe dirigente della Sicilia e l’astensionismo è prevalentemente un grande segnale di dissenso dalla linea del Pdl che arretra in maniera netta. I grillini non sono cattivi ragazzi, il loro non è un disegno eversivo e la loro presenza all’Assemblea regionale servirà da stimolo, anche se il loro non è un linguaggio nuovo come si tende a rappresentare».

13:28 – A proposito di elezioni regionali, il Consiglio di Stato oggi ha confermato l’annullamento di quelle in Molise del 2011 deciso mesi fa dal TAR.

13:11 – Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha detto che si faranno analisi più accurate quando ci saranno i dati finali sulle elezioni in Sicilia, ma ha comunque commentato la percentuale di voti per il Movimento 5 Stelle.

Vediamo alla fine perchè comunque c’è, c’è in modo serio

13:01 – A 716 sezioni scrutinate su 5308, Crocetta mantiene il vantaggio con il 31,8 per cento dei voti, seguito da Musumeci con il 26 per cento. Più distanziati ci sono Cancelleri con il 16,6 per cento e Miccichè con il 15,8 per cento.

12:45 – Il segretario del Partito Democratico di Palermo, Enzo Di Girolamo, è ottimista, dice: «Pare che Rosario Crocetta ce la possa fare. Siamo moderatamente ottimisti e al momento prudenti».

12:31 – Il riepilogo complessivo sulle elezioni in Sicilia dal sito della Regione, quando sono state scrutinate 385 sezioni. Crocetta in testa al 32,7 per cento, seguito da Musumeci a 7 punti di distanza.

12:27Cancelleri, del Movimento 5 Stelle e candidato alla presidenza della Regione Sicilia, dice di essere soddisfatto dai primi risultati provvisori:

Registriamo risultati molto positivi, oltre le nostre più rosee aspettative, che ci parlano di una buona presenza per il nostro movimento all’Assemblea regionale siciliana. Adesso occorre lavorare perché l’astensionismo, figlio di promesse disattese da parte della politica e prodotto da uno scollamento sempre maggiore tra la classe politica e i cittadini, diventi un ricordo. Abbiamo una grande voglia di lavorare a progetti e soluzioni per la Sicilia.

12:21 – Giuliano Ferrara ha commentato, a modo suo, su Twitter i risultati fino a ora diffusi sulle elezioni in Sicilia:

 

12:19 – A oltre 350 sezioni scrutinate, Crocetta (PD e UdC) continua a essere in testa. Mancano comunque ancora 5000 sezioni, e i dati arrivano lentamente.

12:13 – Gianfranco Miccichè, il leader di Grande Sud candidato con Partito dei Siciliani e FLI ha da poco commentato i primi dati e quello che si annuncia come un buon risultato per il Movimento 5 Stelle:

La Sicilia sta cambiando: forse stiamo assistendo alla fine dei vecchi partiti.

12:08 – Nuovo aggiornamento dello spoglio in Sicilia, con i dati diffusi da Repubblica:

Quando sono stati scrutinati i voti di 236 sezioni su 5308, per le elezioni regionali, Rosario Crocetta è in vantaggio col 31,36% seguito da Nello Musumeci col 27,15%, da Gianfranco Miccichè col 17% e Giovanni Cancelleri col 15%.

12:04 – Le cose con lo spoglio vanno molto a rilento. Nelle ultime quattro ore sono stati comunicati i dati di 172 sezioni, una media di circa 43 sezioni all’ora.

11:58 – Con 192 sezioni scrutinate su 5.308, dicono i dati di Repubblica, Crocetta (PD e UdC) è al 31,30 per cento, seguito da Musumeci (PdL e la Destra) al 28,20 per cento. Seguono Micciché al 17,80 per cento e Cancelleri (M5S) al 13,50 per cento.

11.45 – A Caltanissetta, 7 sezioni scrutinate su 56, Cancelleri avanti con 781 voti, seguono Crocetta con 566, Musumeci con 425, Micciché con 184.

11.30 – Dice Nichi Vendola, intervistato in questo momento dalla Stampa: «La Sicilia paga il prezzo dei contorcimenti della politica e del fatto che la sinistra non è riuscita a mettere in campo una forte alternativa al gattopardismo, al trasformismo».

11.23 – Nuovo dato da Palermo, 32 sezioni su 600: Cancelleri al 19,2 per cento, Micciché al 20,2 per cento, Crocetta al 22,9 per cento, Musumeci al 24,7 per cento.

11.18 – A Catania, 7 sezioni scrutinate su 335, Musumeci ha il 31,04 per cento, Crocetta ha il 25,23 per cento, Micciché il 18,64 per cento, Cancelleri il 16,34.

11.04 – Prime dichiarazioni di Cancelleri: «La televisione dà numeri strani, dice che abbiamo vinto, ma vediamo un po’ cosa succede». I primi dati sui voti di lista, dice Cancelleri, sono «spaventosi».

11.02 – Crocetta “in testa” ed “exploit del Movimento 5 Stelle”, dice SkyTg24 parlando di non meglio circostanziate “indiscrezioni”.

10.59 – Nel comune più piccolo della Sicilia, Roccafiorita, provincia di Messina, ha vinto Rosario Crocetta con 52 voti, seguito da Micciché, Musumeci e Cancelleri.

10.55 – Ci sono i primi dati: sono pochissimi, ma almeno sono ufficiali. Vengono da Palermo, dopo appena 14 sezioni scrutinate su 600. Parliamo di voti di lista: Crocetta al 23 per cento, Micciché al 23,46 per cento, Cancelleri al 18,14 per cento, Musumeci al 23,71 per cento.

10.23 – Rosario Crocetta si dice piuttosto ottimista e dice che la lotta sarà tra lui e Cancelleri.

(AGENPARL) – Palermo, 29 ott – “Da quanto emerge dai primi seggi scrutinati siamo in testa in diverse province: Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e soprattutto Messina”, annuncia ad Affaritaliani.it Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione Sicilia per Pd e Udc. “Non abbiamo ancora i dati sulle province maggiori. Ci risulta un boom del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo ma non nelle dimensioni di cui parlano gli exit poll di ieri su Palermo”. Crocetta poi aggiunge: “A Messina e in tutta la provincia siamo nettamente avanti. Bisogna capire cosa succede a Palermo tra città e provincia, così come a Catania. Si tratta di un testa a testa tra me e il candidato di Beppe Grillo Cancellieri, ma dalle province più piccolo sono saldamente avanti”. Infine, “si conferma il pessimo risultato di Musumeci e del Popolo della Libertà. Comunque aspettiamo i dati definitivi. Sono solo risultati parziali e pressoché sensazioni”

10.17 – Il sito ufficiale su cui la regione dovrebbe diffondere i risultati è questo.

10.06SkyTg24 mostra dei comitati elettorali piuttosto deserti, ancora.

9.58 – Nozioni minime di geografia politica siciliana: salvo cataclismi, Musumeci dovrebbe essere più forte a Catania che altrove, Micciché dovrebbe essere più forte a Palermo che altrove, Crocetta dovrebbe essere più forte a Gela che altrove, Cancelleri dovrebbe essere più forte a Caltanissetta che altrove.

9.54 – Su Twitter circolano parecchie voci non confermate e dati non circostanziati sullo spoglio in alcune sezioni sparse per la Sicilia. Non ci sono ancora dati ufficiali sullo spoglio: secondo SkyTg24 i primi arriveranno entro le 11.

9.44 – L’affluenza provincia per provincia, da LiveSicilia.

9.40Chi è Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Sicilia.

Giancarlo Cancelleri è il candidato del Movimento 5 stelle alla presidenza della Sicilia. È nato a Caltanissetta, ha 37 anni ed è sposato. È geometra e lavora dal 2000 nel settore metalmeccanico. Ha iniziato a fare politica nel 2007, quando ha costituito un comitato civico a Caltanissetta contro l’aumento delle tariffe delle bollette. L’8 settembre dello stesso anno è stato tra gli organizzatori del V-Day nella sua città – i “Vaffanculo Day” di Beppe Grillo – e poi ha partecipato alla fondazione dei “Grilli Nisseni” e del MoVimento 5 stelle di Caltanissetta. Nel 2008 ha fatto campagna elettorale per i candidati alle regionali della lista “Amici di Beppe Grillo” e organizzato il secondo V-Day.

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9.33 – Ancora nessun dato ufficiale dalla regione.

9.23 – Alle regionali del 2008 Raffaele Lombardo vinse con il 65,3 per cento delle preferenze, mentre le liste a suo sostegno – PdL, Mpa, Udc e due “civiche” – ottennero il 68,1 per cento. La sua principale sfidante, Anna Finocchiaro, ottenne il 30,4 per cento delle preferenze. Le liste a suo sostegno – PD, Sinistra Arcobaleno, IdV più una “civica” – ottennero il 28,6 per cento dei voti. Sonia Alfano, candidata della lista “Amici di Beppe Grillo”, ottenne il 2,4 per cento dei voti, mentre la lista ottenne l’1,7.

9.17 – Un articolo del Centro Italiano Studi Elettorali della LUISS spiega bene il funzionamento della legge elettorale siciliana. Trattasi di sistema misto, proporzionale con correttivo maggioritario. Quasi tutti i seggi sono assegnati in modo proporzionale solo tra le liste che hanno superato uno sbarramento del 5 per cento al livello regionale, con l’utilizzo del cosiddetto “quoziente Hare” per la ripartizione dei resti. Gli unici seggi non assegnati in questo modo sono quelli riservati al candidato presidente più votato, al suo sfidante più votato e agli otto candidati del listino del vincitore. Tradotto: il candidato che vince può avere la maggioranza all’ARS come può non averla. In questa elezione, con quattro candidature significative, questo scenario è altamente probabile.

9.11 – Altra cosa da sapere, prima di essere travolti: il candidato del Movimento 5 Stelle si chiama Giancarlo Cancelleri, non Cancellieri (quello è il ministro degli Interni).

9.07 – Il Giornale di Sicilia ha un curioso titolo di prima pagina, visti i dati: “Il primo sconfitto è l’astensionismo, non c’è stato il temuto dilagare del non voto”.

8.58 – Enrico Mentana scrive su Twitter:

 

8.55 – Una cosa da tenere presente, prima che arrivino i dati: la legge elettorale siciliana prevede il voto disgiunto. Questo vuol dire che il candidato vincitore, nonostante porti con sé in assemblea regionale gli otto candidati del cosiddetto “listino”, potrebbe non avere la maggioranza. E allo stesso modo, vuol dire che essere la coalizione che ha preso più voti non può essere certa che il proprio candidato sia il nuovo presidente.

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Alle 8 del mattino è iniziato lo spoglio delle elezioni regionali in Sicilia. L’affluenza è stata molto bassa: è andato a votare meno della metà del corpo elettorale, il 47,42 per cento, pari a 2.203.885 elettori. La provincia con l’affluenza più alta è stata Messina, con il 51,32 per cento, mentre la più bassa è stata Caltanissetta con il 41,34 per cento. Ieri sera sono circolati alcuni exit poll, da prendere con moltissime molle, secondo cui il Movimento 5 Stelle sarebbe il primo partito a Palermo. I principali candidati, oltre a Giancarlo Cancelleri del M5S, sono Rosario Crocetta per PD e UdC, Nello Musumeci per il PdL e la Destra, Gianfranco Miccichè per Grande Sud e Partito dei Siciliani, Giovanna Marano per IdV, SeL, Federazione della Sinistra e Verdi.

Guida alle elezioni in Sicilia

foto: Whiroo/LaPresse