Tutto sul Malaga
È terzo nella Liga, il presidente è uno sceicco a corto di soldi: stasera gioca contro il Milan, per la prima volta
Stasera il Milan giocherà fuori casa contro il Malaga, nella terza giornata del girone C di Champions League che comprende anche Anderlecht e Zenit San Pietroburgo. La partita è molto attesa in Spagna – El País ha titolato in homepage “La partita che tutta Malaga sognava” – anche perché si tratta della prima gara in assoluto tra le due squadre.
Il Malaga Club de Fútbol è una società calcistica fondata nel 1904, con una storia complicata di accorpamenti e divisioni con altre squadre dell’omonima città spagnola, che si trova nell’estremo sud del paese, nella regione dell’Andalusia. Il nome attuale della società è stato infatti registrato soltanto nel 1994, a 90 anni dalla sua fondazione.
Nel 2010 la società è stata rilevata dall’imprenditore del Qatar As Abdullah bin Nasser al-Thani (parente del proprietario del Paris Saint-Germain Tamin Bin Hamad al-Thani), che in due anni ha speso circa 80 milioni di euro, 20 dei quali soltanto nella prima sessione di calciomercato. Prima dell’inizio del campionato 2011-2012, vennero comprati nove giocatori, tra annunci molto impegnativi e tifosi in delirio.
Nelle ultime due stagioni nella Liga, il massimo campionato spagnolo, il club ha conquistato prima la salvezza (undicesimo posto) e poi una qualificazione in Champions League (quarto posto) grazie allo sforzo economico di al-Thani, che ha portato nella piccola città andalusa l’ex tecnico del Real Madrid Manuel Pellegrini e giocatori del calibro di Julio Baptista, Jeremy Toulalan, Enzo Maresca e Ruud Van Nistelrooy. L’olandese, ex Manchester United e Real Madrid, si è ritirato dal calcio subito dopo i festeggiamenti per la conquista dei preliminari di Champions.
Quest’estate lo sceicco aveva annunciato di voler smantellare la squadra e cedere la società per grossi problemi finanziari. La decisione è stata poi revocata, anche se il mercato estivo degli spagnoli è stato abbastanza deludente (proprio come quello del Milan): sono stati alcuni tra i protagonisti della storica qualificazione alla Champions ad andare via, tra cui Cazorla, Maresca e Mathjisen. In compenso però, gli spagnoli sono in questo momento la terza squadra della Liga, con 4 punti meno del Barcellona e dell’Atletico Madrid (e tre più del Real Madrid). In Champions League, sono da soli al comando del girone C con due vittorie su due, entrambe per 3-0, contro l’Anderlecht e contro lo Zenit San Pietroburgo.
Il Milan invece è quindicesimo in campionato, con 5 sconfitte in 8 giornate, e secondo diversi giornali italiani – ma lo si dice ormai da diverse settimane – questa partita sarà decisiva per il futuro dell’allenatore Massimiliano Allegri. Ci sono diverse esperienze in comune tra i giocatori delle due squadre: tra le riserve degli spagnoli c’è l’americano Onyewu, ex rossonero, Santa Cruz e de Jong sono stati compagni di squadra al Manchester City mentre Yepes ha giocato con Saviola e Demichelis nel River Plate.
I punti di forza della squadra allenata da Pellegrini sono diversi: il tecnico quest’anno raramente ha confermato gli stessi undici giocatori di partenza e può contare su una rosa ampia e flessibile, in grado di spaziare in tutte le zone del campo, e sulla qualità di diversi elementi tra cui Camacho in difesa, Eliseu e Isco a centrocampo e Saviola davanti. La partita si disputerà nello stadio ufficiale del Malaga, La Rosaleda, che ha una capienza di 33mila posti. I colori sociali della squadra sono il bianco e il blu, il completo da trasferta tutto nero.