Cieli e grattacieli
Stupende foto di skyline metropolitani attraverso tutto il pianeta
La “verticalità” delle città è un tema a lungo affrontato dagli architetti, dagli urbanisti e dai sociologi. Da quando sono arrivati i grattacieli quelle che erano distese più o meno grandi di case sono state lette invece come luoghi “verticali”, e sarebbe interessante avere delle statistiche su quante foto vengono scattate dai turisti in formato “landscape” oppure “portrait” a seconda delle città e dei luoghi che visitano.
In realtà, come le altezze delle montagne himalayane sono impercettibili sul profilo della terra, anche i grattacieli hanno altezze irrisorie rispetto alle superfici orizzontali occupate dalle città. E appena diventano numerosi in un centro urbano creano quartieri e aree in cui l’ampiezza orizzontale torna a prevalere: diventano paesaggi di grattacieli. Quelle cose che chiamiamo skyline della città sono panorami che ci aspettiamo un po’ mossi, dentati, dove alle cupole si sono sostituite le torri di acciaio e vetro e cemento che oggi sbucano anche davanti alle finestre della redazione del Post, offrendo ai turisti che salgono sul tetto del Duomo incroci di guglie più ricchi di quelli del solito grattacielo Pirelli. E messi tutti in fila fanno una specie di lungo pettine planetario.