Chi ha vinto in Spagna
Il Partito Popolare di Rajoy ha tenuto la maggioranza in Galizia, mentre nei Paesi Baschi hanno vinto i nazionalisti e la nuova coalizione separatista
Il Partito Popolare (PP) del primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha vinto le elezioni in Galizia, dove ieri si è votato per il rinnovo del Parlamento. La comunità autonoma, che si trova nel nord-ovest della Spagna, a nord del Portogallo, ha confermato anche a queste elezioni il proprio orientamento conservatore. Ieri si è anche votato nei Paesi Baschi, dove ha vinto il Partito Nazionale Basco (PNV), seguito da una grande affermazione dei separatisti della coalizione di sinistra Euskal Herria Bildu. In entrambe le comunità l’affluenza alle urne è stata relativamente bassa e di poco al di sopra del 65 per cento.
Galizia
Il Partito Popolare, guidato nella comunità autonoma da Alberto Núñez Feijoo, ha ottenuto il 45,72 per cento delle preferenze e avrà quindi 41 seggi nel nuovo Parlamento, tre in più rispetto a prima. Il Partito Socialista della Galizia (PSOE) ha invece perso sette seggi, ottenendone quindi 18 con il 20,53 per cento delle preferenze. Alternativa Galiziana di Sinistra, coalizione indipendentista e comunista messa insieme per le elezioni di quest’anno, ha ottenuto il 14 per cento e 9 seggi al Parlamento. Infine, il Blocco Nazionalista Galiziano (BNG), partito di sinistra che spinge per una marcata autonomia della Galizia, ha ottenuto 7 seggi con il 10,16 per cento dei voti.
Le elezioni in Galizia erano attese con grande interesse perché considerate un primo importante test per il governo nazionale di Mariano Rajoy, retto dal Partito Popolare. Il primo ministro, inoltre, è nato nella capitale galiziana di Santiago de Compostela e il suo partito ha governato per 24 degli ultimi 31 anni. La comunità autonoma ha quindi una lunga tradizione di governi conservatori e, rispetto alle aree del sud della Spagna, ha sofferto meno la grave crisi economica che sta interessando il paese. I responsabili del PP confidavano di mantenere la maggioranza in Parlamento, ma negli ultimi giorni c’erano state diverse preoccupazioni circa la possibilità di perdere alcuni seggi. Le cose sono quindi andate meglio del previsto ed è un, piccolo, segnale positivo per Rajoy dopo settimane molto difficili in seguito all’approvazione dell’ultima finanziaria con nuove dure misure di austerità.
Paesi Baschi
Il Partito Nazionalista Basco (PNV) ha ottenuto il 34,64 per cento dei voti e di conseguenza 27 seggi nel nuovo Parlamento, tre in meno rispetto alle elezioni precedenti. La coalizione di centrosinistra Euskal Herria Bildu (EH Bildu) di seggi ne ha ottenuti 21 con il 25 per cento delle preferenze. Il Partito Socialista basco (PSE-EE) si è fermato al 19,13 per cento, perdendo 9 seggi e ottenendone quindi nel complesso 16. Il Partito Popolare, che non ha grande seguito, ha ottenuto l’11,73 per cento e avrà 10 seggi, 3 in meno rispetto a prima. Unione Progresso e Democrazia ha ottenuto poco meno del 2 per cento e avrà quindi 1 seggio. Gli ambientalisti di Ezker Batua-Berdeak hanno perso l’unico seggio che avevano in Parlamento.
La maggioranza dei seggi, 48 su 75, sono quindi andati a forze che sostengono la causa del nazionalismo. Il notevole risultato dei separatisti di EH Bildu dimostra quanto sia ancora sentita la causa della totale autonomia dal governo centrale di Madrid. Secondo diversi analisti politici, la coalizione ha colmato il vuoto lasciato dal partito Batasuna, dichiarato illegale nove anni fa per i suoi legami con una parte dell’ETA. La stessa organizzazione annunciò un anno fa la fine della propria attività armata per l’indipendenza del popolo basco, mantenendo comunque quella politica. Con EH Bildu al governo, il tema dell’indipendenza tornerà a essere di stretta attualità e potrà costituire nuovi problemi per il governo centrale di Rajoy. Il leader del Partito Nazionalista Basco non ha comunque ancora chiarito con chi formerà la maggioranza per governare.
Dal 2009 i Paesi Baschi erano governati grazie a un accordo politico tra Partito Popolare e Partito Socialista. A inizio anno il governo andò in crisi: il Lehendakari (il presidente del governo della comunità autonoma) Francisco Javier López Álvarez non riuscì a trovare il sostegno parlamentare necessario per far passare la legge di bilancio di quest’anno.
foto: la leader di EH Bildu, Laura Mintegi Lakarra (AP Photo/Alvaro Barrientos)