Google ha fatto un guaio
I deludenti dati del terzo trimestre sono stati diffusi per errore a borse aperte: il titolo è stato sospeso per due ore, ha perso l'8 per cento e Larry Page si è scusato
Ieri il titolo azionario di Google è stato sospeso per due ore e prima che le negoziazioni della Borsa di New York fossero sospese, stava perdendo il 9 per cento. Alla fine ha chiuso con un -8 per cento. Il calo del titolo è stato causato dalla pubblicazione involontaria sul sito della SEC (Securities and Exchange Commision, l’ente statunitense che vigila sulla Borsa) dei risultati del terzo trimestre fiscale: in questo periodo Google ha riportato un fatturato di 14,10 miliardi di dollari (+45 per cento rispetto al 2011) e un utile netto di 2,18 miliardi di dollari, in calo dai 2,73 miliardi di euro di un anno fa.
I conti di Google dovevano essere pubblicati dopo la chiusura della Borsa di New York e del listino NASDAQ in cui è inserito Google, per evitare che avessero ripercussioni sulle contrattazioni, ma la relazione è stata invece diffusa a metà giornata, sorprendendo gli operatori e facendo crollare il valore delle azioni. Google ha accusato la società di pubbliche relazioni a cui si era rivolta per la diffusione dei risultati, RR Donnelley. «RR Donnelley ci ha informati di aver depositato alla SEC il documento sui risultati senza autorizzazione. Abbiamo cessato le attività di trading sul NASDAQ, mentre lavoriamo alla finalizzazione del documento. Una volta che sarà completato, pubblicheremo ufficialmente i risultati e riprenderemo il trading su NASDAQ», ha scritto la società in una email inviata ai mezzi di comunicazione.
La RR Donnelley ha fatto sapere che aprirà un’indagine interna, per capire come sia potuto accadere. Una volta che la Borsa era ormai chiusa Larry Page, l’amministratore delegato e cofondatore di Google, si è scusato con gli analisti, spiegando che comunque per la società è stato un buon trimestre con un fatturato in crescita del 45 per cento, rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso.
In base ai dati pubblicati oggi, il valore di mercato della società è tornato a essere inferiore a quello di Microsoft, dopo che all’inizio del mese c’era stato il sorpasso. I risultati ottenuti da Google sono stati determinati in parte anche dai costi relativi all’acquisto, all’inizio dell’anno, della società di telefoni cellulari Motorola Mobility, per 12,5 miliardi di dollari: la società era piena di debiti e l’acquisizione per Google ha significato anche pagare gli stipendi dei lavoratori dipendenti e la ristrutturazione dei magazzini.
Foto: Larry Page, co-fondatore e amministratore delegato di Google (Justin Sullivan/Getty Images)