Chi era Winsor McCay
Il fumettista e animatore statunitense è il protagonista del doodle di Google di oggi per i 107 anni della pubblicazione del primo Little Nemo
Winsor McCay, fumettista e animatore statunitense, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un’animazione che ricorda Little Nemo, la striscia a fumetti più famosa di McCay, che fu pubblicata per la prima volta il 15 ottobre di 107 anni fa sul giornale New York Herald.
Winsor Zenic McCay nacque a Spring Lake nel Michigan, il 26 settembre del 1869. Suo padre faceva il camionista, lavoro che avrebbe poi abbandonato per gestire un negozio di frutta e verdura e successivamente per lavorare come agente immobiliare. Il luogo e l’anno di nascita di Winsor McCay sono da tempo dibattuti: disse di essere nato nel 1871, mentre sulla sua lapide c’è scritto 1869 e secondo altri documenti ancora non nacque negli Stati Uniti, ma in Canada nel 1867.
Verso la fine degli anni Ottanta dell’Ottocento, i genitori di McCay iscrissero il figlio alla facoltà di economia a Ypsilanti, sempre nel Michigan. In quel periodo seguì alcune lezioni di educazione artistica, cosa che gli consentì di imparare le basi del disegno, a partire dall’uso della prospettiva. Molto più interessato al disegno che all’economia, nel 1889 McCay si spostò a Chicago per studiare presso l’Istituto artistico della città, ma non aveva denaro a sufficienza e finì col fare diversi lavori, compreso il disegno delle locandine teatrali. Due anni dopo si spostò a Cincinnati nell’Ohio, dove trovò moglie e iniziò a esibirsi in alcuni “chalk talk”: raccontava una storia agli spettatori disegnandola in tempo reale su una lavagna.
McCay iniziò a farsi conoscere a Cincinnati nel 1903, quando pubblicò per quasi un anno una serie di strisce a fumetti sul Cincinnati Enquirer. Era ispirata a una serie di poemi che raccontavano le vicende di animali e altre strane creature in mondi spesso ostili, simili alla giungla. Due anni dopo, McCay iniziò a pubblicare sul New York Herald la sua serie settimanale a fumetti più famosa, Little Nemo, cui è dedicato il doodle di Google di oggi. Le pubblicazioni andarono avanti fino al 1911, poi si trasferirono sul New York American per un paio di anni. Le ultime tavole di Little Nemo furono pubblicate dopo una lunga pausa tra il 1924 e il 1927, nuovamente sul New York Herald.
Il titolo completo della serie a fumetti è Little Nemo in Slumberland (Little Nemo nel Paese del dormiveglia). Racconta la storia di un bambino statunitense intorno ai sei anni che vive avventure fantastiche e molto immaginifiche mentre dorme. Nei suoi sogni, Nemo cerca di entrare nel fantastico Paese del dormiveglia, ma l’impresa non è semplice e richiede l’incontro con mostri e altre creature inviate da Re Morfeo, che vuole Nemo alla sua corte per farlo giocare con Principessa, la sua figlia. Nel corso del tempo, Nemo riesce a entrare nel Paese del dormiveglia e a incontrare Principessa, ma deve affrontare altre avventure e diversi antagonisti. Le strisce si concludono di solito con un evento che fa svegliare Nemo e lo riporta al di qua del mondo dei sogni.
Il doogle di Google di oggi trae molta ispirazione dalle strisce a fumetti di Nemo. Attraverso diversi passaggi, il protagonista incontra Principessa con la quale inizia un viaggio nel Paese del dormiveglia. Le scelte grafiche e la composizione delle singole vignette seguono pienamente lo stile che utilizzava McCay con colori piatti e una grande cura dei dettagli. Little Nemo fu pubblicato anche in Italia a partire dal 1912 e fino al 1914, con il nome di Bubi sul Corriere dei Piccoli. Per un certo periodo negli anni Trenta fu anche pubblicato dal settimanale della Disney Topolino.
Dopo una vita trascorsa a disegnare fumetti, il 26 luglio del 1934 McCay morì a causa di un’embolia. Oltre a lavorare alle tavole a fumetti, McCay creò anche alcuni corti di animazione. Insieme con i suoi collaboratori, disegnava ogni singolo fotogramma delle migliaia necessarie per rendere i movimenti sullo schermo. Inventò Gertie il dinosauro, un cortometraggio di una decina di minuti prodotto nel 1914 e destinato a diventare un classico dell’animazione. Fu fonte di ispirazione per moltissimi animatori, perché per la prima volta conteneva una forte caratterizzazione dei personaggi.