Gli scontri durante Senegal-Costa d’Avorio
I tifosi senegalesi hanno iniziato a lanciare pietre e appiccare incendi dopo il secondo gol segnato dalla Costa d'Avorio, la partita è stata interrotta
La partita di calcio tra Senegal e Costa d’Avorio per le qualificazioni alla fase finale della Coppa d’Africa è stata sospesa a un quarto d’ora dalla fine per gli scontri che ci sono stati sugli spalti dello stadio di Dakar, in Senegal: i tifosi senegalesi hanno iniziato ad appiccare incendi, a lanciare pietre in mezzo al campo e a sparare in aria colpi di arma da fuoco.
I tifosi ivoriani hanno iniziato a scappare dalla parte dello stadio in cui erano stati sistemati, per sfuggire alle pietre lanciate verso di loro, cercando di scavalcare i cancelli ed entrare nel campo. I tifosi senegalesi hanno iniziato a lanciare sassi anche verso i giocatori, dopo che la propria squadra aveva preso il secondo gol su rigore: il 2 a 0 avrebbe eliminato la squadra, dopo la partita persa all’andata per 4 a 2. Una decina di persone sono rimaste ferite, tra cui Hadji Malick Gakou, il ministro dello sport senegalese, colpito da una pietra.
Sia i tifosi, sia i giocatori della Costa d’Avorio sono stati scortati dalla polizia che ha sparato gas lacrimogeni verso la tribuna. La partita è stata sospesa per quaranta minuti, ma gli addetti alla sicurezza hanno poi deciso di interromperla definitivamente. Gli scontri sono poi continuati fuori dallo stadio e la federazione calcistica africana (CAF) ha fatto sapere che ci sarà anche una sanzione per il Senegal.
Foto: SEYLLOU/AFP/GettyImages