Le regole delle primarie, infine

Ora ci sono quelle ufficiali, uguali a quelle approvate dall'assemblea del PD: si vota il 25 novembre, ci sono doppio turno e albo degli elettori

Oggi il Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà e il Partito Socialista Italiano hanno presentato a Roma le regole delle primarie del centrosinistra e un documento politico intitolato “Carta d’Intenti per l’Italia bene comune”.

Il 6 ottobre l’Assemblea nazionale del Partito Democratico aveva dato l’incarico al segretario Pier Luigi Bersani di decidere le regole delle primarie insieme agli alleati di centrosinistra (SEL e PSI, appunto) sulla base di alcune “linee guida” approvate dall’assemblea. Una settimana dopo, le regole delle primarie sono state fissate in un documento in dieci punti, che conferma quelle linee guida: in particolare, ci sarà il doppio turno e sarà necessario registrarsi per votare.

Quando
Le primarie si svolgeranno domenica 25 novembre 2012. L’eventuale ballottaggio sarà una settimana dopo, domenica 2 dicembre 2012.

Come
È stato introdotto il doppio turno: se nessun candidato raggiungerà il 50 per cento più uno dei voti, si andrà al ballottaggio, «al fine di individuare il candidato più rappresentativo e unificante alla Presidenza del Consiglio e di garantirgli la più forte legittimazione democratica».

Chi può votare
La partecipazione alle primarie è aperta a tutti gli elettori e le elettrici italiane e «ai cittadini immigrati in possesso di carta d’identità e di regolare permesso di soggiorno». Sarà necessario pagare un contributo «di almeno 2 euro» e impegnarsi «a sostenere il centrosinistra alle elezioni politiche del 2013, sottoscrivendo un appello pubblico per la sua affermazione elettorale e iscrivendosi all’Albo delle sue elettrici ed elettori.»

Chi si può candidare
Chi vuole candidarsi alle primarie deve depositare entro il 25 ottobre 20.000 firme di persone che si dichiarino elettori del centrosinistra, di cui non più di duemila in ogni Regione.

L’albo
Sarà possibile registrarsi per votare alle primarie e iscriversi all’albo degli elettori del centrosinistra a partire dal 4 novembre e fino al giorno del voto. Una volta iscritto, verrà dato a ciascun elettore un “Certificato di elettore del centrosinistra per l’Italia Bene Comune”. Visto che il regolamento dice che «tale registrazione dovrà avvenire con procedure distinte dalle operazioni e dall’esercizio del voto», rimane aperta la possibilità che la registrazione sia in luoghi diversi dai seggi.

Il regolamento rende evidente che potrà votare soltanto chi si è iscritto fino al 25 novembre e che quindi per un eventuale secondo turno non sarà più possibile registrare nuovi elettori, chiarendo così uno dei dubbi che erano rimasti dopo l’ultima assemblea nazionale. Viene lasciata aperta la possibilità che si trovino soluzioni – che devono essere decise entro una settimana dal Collegio dei garanti, composto da Luigi Berlinguer, Francesca Brezzi, Mario Chiti e Francesco Forgione – per permettere l’iscrizione a chi si sia trovato «nell’impossibilità di registrarsi nel periodo dal 4 al 25 novembre».

Campagna elettorale e trasparenza
Ogni candidato deve pubblicare online settimanalmente l’elenco di tutti i contributi superiori ai 500 euro. Le regole della campagna sono molto stringenti e vietano ogni forma di pubblicità: «Ai fini della sobrietà della campagna elettorale e della riduzione dei costi della politica, è fatto divieto ai candidati e ai loro sostenitori di ricorrere a qualsiasi forma di pubblicità a pagamento, come, ad esempio, spot su radio, televisioni, giornali, internet, o affitto di spazi su cartelloni pubblicitari.»

Oltre alle regole delle primarie, è stata presentata anche la “Carta d’Intenti“, un documento di una decina di pagine, «frutto di un’ampia discussione con associazioni, movimenti e amministratori», i cui autori si definiscono «noi democratici e progressisti». Ruota intorno a dieci parole chiave: Europa, democrazia, lavoro, uguaglianza, libertà, sapere, beni comuni, sviluppo sostenibile, diritti e responsabilità. È stata sottoscritta dal segretario del PSI Riccardo Nencini, da Nichi Vendola e da Pier Luigi Bersani.

Breve storia delle primarie in Italia

Foto: Mauro Scrobogna/LaPresse