L’Egitto concederà l’amnistia agli arrestati durante la rivoluzione
La decisione era attesa da tempo, riguarderà sia le persone già condannate sia quelle in attesa di giudizio
Mohammed Mursi, il nuovo presidente dell’Egitto, ha annunciato l’amnistia per tutti gli egiziani che furono arrestati nel corso delle rivolte popolari dello scorso anno che portarono alla caduta della presidenza di Hosni Mubarak. Le persone che si diedero da fare per “sostenere la rivoluzione” potranno uscire dal carcere e si stima che il provvedimento potrà interessare diverse migliaia di egiziani. L’amnistia sarà valida per tutti coloro che furono arrestati a partire dal primo giorno delle manifestazioni di piazza, il 25 gennaio 2011, fino alla fine di giugno di quest’anno, mese in cui si è insediato Mursi.
Potranno uscire dal carcere non solo le persone già condannate, ma anche quelle in attesa di processo per aver partecipato alle rivolte, spesso violente e alla base di duri scontri con la polizia e l’esercito. I nomi degli amnistiati dovranno essere resi pubblici dalle autorità egiziane entro i prossimi trenta giorni. Il provvedimento era atteso da tempo in Egitto e in molti negli ultimi mesi avevano criticato Mursi per non averlo ancora messo in atto. Fino a ora sono state liberate solo alcune centinaia di persone che presero parte alle rivolte.