Il lancio di Dragon verso la ISS
La capsula da trasporto privata è partita nella notte, trasporta materiali per gli astronauti che vivono in orbita: foto e video del lancio
A quasi cinque mesi di distanza dal primo volo sperimentale verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), oggi alle 2:35 del mattino (ora italiana) la missione spaziale SpaceX CRS-1 è regolarmente partita dal Complesso di lancio 40 di Cape Canaveral, in Florida (Stati Uniti). L’obiettivo della missione è fare attraccare alla ISS la capsula da trasporto automatica Dragon, senza astronauti a bordo, per la consegna di materiali e di strumentazioni in orbita. La procedura sarà del tutto simile a quella attuata a fine maggio per sperimentare le funzionalità di Dragon, che non era mai stata usata prima.
La missione ha raccolto un notevole interesse perché, dopo quella dimostrativa in primavera, è la prima a essere organizzata da una società privata per portare rifornimenti sulla ISS. Le operazioni sono gestite da Space Exploration Technologies (SpaceX), che ha un contratto con la NASA per la gestione del trasporto di materiale verso la Stazione. Ci sono diversi tipi di capsule automatiche per i rifornimenti in orbita, ma nessuno fino a ora era completamente gestito da una azienda privata. C’è anche da ricordare che, in seguito alla dismissione degli Shuttle lo scorso anno, l’unica possibilità per gli astronauti di viaggiare verso la ISS rimangono le russe Soyuz.
La missione lanciata questa mattina prevede che Dragon attracchi alla Stazione Spaziale Internazionale tra tre giorni. Terminate le operazioni di aggancio, la capsula rimarrà collegata per tre settimane. Gli astronauti a bordo della ISS avranno quindi il tempo necessario per scaricare il materiale e caricarne altro, non più necessario a bordo, che sarà successivamente riportato sulla Terra.
Anche con la missione dimostrativa di maggio Dragon trasportò diverso materiale, ma si trattava di risorse non fondamentali e lo scopo era quello di verificare le effettive capacità di trasporto della capsula. Tra gli oggetti in viaggio verso la ISS ci sono un nuovo freezer, per la conservazione di alcuni campioni sperimentali, un contenitore per esperimenti e una serie di altri oggetti per gli astronauti.
NASA ha stretto un accordo con SpaceX, che si è impegnata a gestire in tutto dodici missioni con le sue capsule Dragon. A differenza degli altri sistemi di trasporto senza astronauti a bordo (gli ATV dell’Agenzia spaziale europea e gli HTV giapponesi), Dragon è dotata di uno scudo termico. Questo significa che non brucia durante il suo rientro nell’atmosfera e che, grazie ai paracadute che permettono l’ammaraggio, può essere recuperata e così anche il suo contenuto. Ciò consentirà alla capsula di riportare sulla Terra i campioni di diversi esperimenti eseguiti sulla ISS e altre strumentazioni, che potranno essere analizzate e migliorate.