Il dibattito tra Jon Stewart e Bill O’Reilly
Due celebri personaggi televisivi americani dalle idee politiche molto diverse si sono sfidati sabato in un confronto che ora si può rivedere online
Ispirato al dibattito tra i due candidati presidenziali statunitensi, Barack Obama e Mitt Romney, sabato 6 ottobre nel campus della George Washington University si è svolto un confronto tra due celebri personaggi della tv americana che da tempo, ognuno dal proprio studio televisivo, si sfidano a distanza sui temi politici: Bill O’Reilly, commentatore di Fox News, dichiaratamente di destra, e Jon Stewart, protagonista del Daily Show su Comedy Central, vicino alle posizioni della sinistra liberal. L’incontro era intitolato “The Rumble in the Air-Conditioned Auditorium”, la “rissa nell’auditorium con l’aria condizionata”, ed è stato moderato dalla giornalista della CNN Ed Hill: dopo 60 minuti di conversazione, O’Reilly e Stewart hanno avuto 30 minuti di tempo per rispondere alle domande del pubblico.
In passato i due sono stati ospiti l’uno dell’altro nei loro programmi televisivi, ma questa era la prima volta che si incontravano in un vero e proprio dibattito. Oltre alla platea presente nella sala, lo spettacolo è stato seguito a pagamento (per circa 5 euro, il cui ricavato è andato in beneficenza) in diretta via Internet, ma a causa dell’altissimo numero di persone che cercavano di collegarsi lo streaming è stato interrotto e non è stato possibile ripristinarlo.
Stewart e O’Reilly, in modo divertente e sarcastico, hanno parlato di media, economia e Medio Oriente. Stewart, che è alto meno di un metro e 70, si è presentato su un piedistallo che si alzava e si abbassava permettendogli di sovrastare l’avversario (che ha commentato: «Mi piaci molto di più così»). Alla domanda su quale fosse la più grande debolezza di O’Reilly, Stewart ha risposto: «Ovviamente penso che il suo punto di maggior vulnerabilità siano i suoi pensieri e le sue idee: le cose che pensa nel suo cervello». Ai due finti candidati è stato chiesto: «Se gli Stati Uniti andassero a fuoco, quale personaggio portereste in salvo?». O’Reilly ha risposto: «Oprah, vale cento miliardi di dollari». E Stewart: «La mia famiglia?!? No… Anche Oprah è una gran bella risposta».
Su Obama e il piano per l’assistenza sociale: «Abbiamo perso 2,5 trilioni di dollari in poche settimane a causa della crisi delle banche. Per questo motivo tante persone sono finite ad aver bisogno dell’assistenza sociale, e non perché Obama abbia allargato i criteri per accedere ai programmi di welfare», ha spiegato Stewart. O’Reilly ha risposto: «Nessuno vuole negare un aiuto a chi ne ha bisogno, ma ora c’è questo modo di pensare per cui la gente dice: i tempi sono duri, io prendo quello che posso». Riguardo la politica estera, O’Reilly ha attaccato Obama dicendo che non era stato abbastanza risoluto con l’Iran. Stewart ha risposto con una battuta: «Allora il tizio che ha un esercito di droni e che tira missili sarebbe quello tenero con i terroristi?». Infine, alla domanda su chi volessero come futuro presidente degli Stati Uniti O’Reilly ha detto: «Clint Eastwood», e Stewart riprendendo il discorso alla sedia vuota alla convention repubblicana di Tampa, si è alzato e parlando alla propria sedia ha detto: «Perché non glielo chiediamo?».
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