Le persone invisibili di Brasilia
Il fotografo e scrittore Thomas Pololi racconta la relazione tra gli abitanti della capitale brasiliana e l'urbanistica della città
Thomas Pololi è un fotografo e scrittore italiano.
Lost in Brasilia, che il fotografo traduce in italiano con Gli sperduti abitanti di Brasilia, è il suo ultimo lavoro fotografico e racconta la capitale del Brasile attraverso immagini che mettono in relazione l’urbanistica della città e i suoi abitanti.
Costruita a 1.172 metri sul livello del mare tra il 1956 ed il 1960, diventata poi capitale (in precedenza la capitale del Brasile era Rio de Janeiro), Brasilia è una città relativamente nuova e particolare. Il progetto urbanistico – di Lúcio Costa – è molto rigoroso, si basa sulle teorie di Le Corbusier e rappresenta uno dei progetti urbanistici più controversi al mondo. La città, vista dall’alto, assomiglia ad un aereo. Ogni area è deputata ad una funzione particolare. Gli assi viari hanno un’importanza fondamentale, perché progettati durante il boom dei veicoli a motore.
Le fotografie di Pololi, paesaggi e vedute urbane, provano a raccontare questa relazione: che sembra esprimere, in tutti i casi, una grande distanza tra gli abitanti e la struttura così imponente e modernista della città. Le immagini di questo reportage comunicano una sorta di pace distante, rara per una città sudamericana. Le persone così piccole, quasi invisibili, mettono in equilibrio il paesaggio artificiale della città.
Thomas Pololi è un fotoreporter e scrittore bergamasco. In passato ha prodotto uno spettacolo teatrale di fisica per bambini, ideato il telegiornale dei sogni, primo notiziario di “informazione onirica”, e organizzato letture pubbliche di temi delle elementari.