Il maggiordomo del Papa è stato condannato
La sentenza per Paolo Gabriele è stata di 18 mesi di carcere, per documenti riservati e altri oggetti rubati al papa: è probabile che Benedetto XVI gli conceda la grazia
Oggi, Paolo Gabriele, 46 anni ed ex aiutante di camera di Papa Benedetto XVI, è stato condannato dal Tribunale vaticano a 3 anni di carcere, poi ridotti a 18 mesi per le attenuanti, e a dover pagare le spese processuali. Gabriele era imputato per furto aggravato. Nella riduzione della pena stabilita dal Tribunale vaticano sono stati considerati gli anni di servizio di Paolo Gabriele (precedenti a quelli in cui sarebbero stati compiuti i furti) oltre al fatto che l’uomo ha ammesso di aver danneggiato il Papa.
Paolo Gabriele era stato arrestato il 23 maggio scorso con l’accusa di aver sottratto alcuni documenti dall’appartamento di Benedetto XVI. Durante le perquisizioni, oltre ai documenti, sono stati trovati a casa di Paolo Gabriele anche un assegno di 100 mila euro intestato al Papa, una pepita d’oro e una edizione dell’Eneide del 1581: tutto materiali che sarebbero dovuti stare nell’appartamento del Papa. Dopo la sentenza padre Federico Lombardi, il portavoce del Vaticano, ha detto in una conferenza stampa che «l’eventualità della grazia», da parte di Benedetto XVI verso Paolo Gabriele, «è molto concreta, molto verosimile». Lombardi ha spiegato però di non sapere quali saranno «i tempi e i modi», e ha aggiunto: «posso affermare che il Papa studi l’eventualità senza timore di essere smentito».
La vicenda dei documenti riservati che sono usciti dal Vaticano e sono stati resi pubblici è iniziata a fine gennaio del 2012: una puntata della trasmissione Gli Intoccabili di Gianluigi Nuzzi, che da tempo fa inchieste sul Vaticano e ha pubblicato nel 2009 un libro intitolato Vaticano S.p.A., presentava “quattro diverse storie ricostruite attraverso documenti riservati”. Queste ruotavano intorno all’idea che l’opera riformatrice della Chiesa da parte del papa Benedetto XVI incontrasse decise resistenze e provocasse lotte di potere. Altri documenti riservati erano contenuti nell’ultimo libro di Nuzzi, Sua Santità.
Nuzzi ha detto che i documenti gli erano stati passati da diverse persone, ma l’unico ad essere arrestato e il cui nome sia stato reso noto è stato Paolo Gabriele. Il suo ruolo ufficiale è quello di “aiutante di camera”, ovvero cameriere personale del papa. Si tratta di un dignitario di secondo piano nella “famiglia pontificia”, il numeroso gruppo di persone che lavorano intorno al papa con compiti diversi, dall’organizzazione della vita quotidiana del pontefice ai più importanti compiti di governo della Città del Vaticano.
Foto: Paolo Gabriele (AP Photo/L’Osservatore Romano)