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  • Sabato 6 ottobre 2012

Ancora proteste e scontri in Sudafrica

La più grande azienda produttrice di platino del mondo ha licenziato 12 mila lavoratori: le foto degli scontri con la polizia, in cui un leader sindacale è stato ucciso

Striking mine workers protest outside the Anglo American Mine on October 5, 2012 in Rustenburg. South African police on October 5 recovered the body of a miner killed in clashes with striking workers at the platinum mine, as President Jacob Zuma appealed for an end to months of often violent industrial disputes. Miners said the man was killed late on October 4 when police used tear gas and rubber bullets to disperse a group of illegal strikers from the mine. Some 28,000 workers have been on a strike at Anglo American Platinum (Amplats), the world’s top platinum producer, since September 12, demanding higher wages. AFP PHOTO / STEPHANE DE SAKUTIN (Photo credit should read STEPHANE DE SAKUTIN/AFP/GettyImages)

Striking mine workers protest outside the Anglo American Mine on October 5, 2012 in Rustenburg. South African police on October 5 recovered the body of a miner killed in clashes with striking workers at the platinum mine, as President Jacob Zuma appealed for an end to months of often violent industrial disputes. Miners said the man was killed late on October 4 when police used tear gas and rubber bullets to disperse a group of illegal strikers from the mine. Some 28,000 workers have been on a strike at Anglo American Platinum (Amplats), the world’s top platinum producer, since September 12, demanding higher wages. AFP PHOTO / STEPHANE DE SAKUTIN (Photo credit should read STEPHANE DE SAKUTIN/AFP/GettyImages)

L’Anglo American Platinum (AMPLATS), l’azienda produttrice di platino più grande del mondo, ha inviato ieri 12 mila lettere di licenziamento ai minatori delle sue miniere, dopo tre settimane di scioperi illegali al sito di Rustenberg, in Sudafrica. I lavoratori hanno deciso di non presentarsi ai consigli disciplinari e di non assistere alle riunioni organizzate dall’azienda. Negli scontri di ieri con la polizia è stato ucciso un membro del sindacato dei minatori. Nella serie di proteste che sono iniziate diverse settimane fa e che hanno portato a scontri molto duri con la polizia e a molti episodi di violenza, sono morti fino ad oggi 49 minatori.

Ma gli scioperi in corso nel paese non riguardano soltanto i lavoratori delle miniere: a causa di uno sciopero dei trasportatori, la compagnia petrolifera Shell non ha potuto rifornire di carburante la zona di Johannesburg, la capitale del paese. Le proteste si stanno ripercuotendo anche sul presidente sudafricano Jacob Zuma. Oltre alla richiesta di stipendi migliori, è in corso anche una battaglia tra due organizzazioni sindacali: l’Unione nazionale dei minatori (NUM) e l’Association of Mineworkers and Construction Union (AMCU) che si è costituita da poco ed è composta da membri che hanno lasciato l’organizzazione principale. L’AMCU accusa l’Unione nazionale dei minatori di operare di fare gli interessi del governo e non dei minatori.

Foto: STEPHANE DE SAKUTIN/AFP/GettyImages