Chi sarà il nuovo arcivescovo di Canterbury?
Era attesa una decisione per venerdì scorso, ma i due vescovi che erano dati per favoriti pare non lo siano più
A fine dicembre l’attuale arcivescovo di Canterbury Rowan Williams abbandonerà la propria carica di primate della Chiesa Anglicana. Ma la decisione su chi dovrebbe prendere il suo posto sembra ferma: si pensava infatti che venerdì scorso la Crown Nominations Commission (Cnc) riuscisse a fare il nome dei due candidati da comunicare al Primo ministro David Cameron e che la regina Elisabetta II avrebbe ufficialmente approvato la nomina della persona con maggiori consensi.
La Cnc, invece, si è limitata a comunicare che “i lavori continuano” aggiungendo anche: «Qualunque cosa accadrà, Rowan Williams si dimetterà alla fine del mese di dicembre. Anche se avessimo fatto un annuncio venerdì, il nuovo arcivescovo non avrebbe preso il suo posto fino a Pasqua così, in ogni caso, ci sarà una pausa». Secondo il quotidiano britannico Indipendent, ci sarebbero però delle difficoltà sulla nuova nomina. Le due candidature più forti, quella dell’arcivescovo di York John Sentamu (che, in caso di elezione, sarebbe il primo nero a ricoprire l’incarico) e quella del vescovo di Londra, Richard Chartres, sarebbero state bloccate e annullate a causa di un reciproco divieto tra le varie tendenze che convivono all’interno della Chiesa.
Rowan Williams
Il cambio di guida nella Chiesa anglicana avviene in un momento particolare e di grande conflitto. Il compito del nuovo arcivescovo sarà dunque, soprattutto, quello di evitare una separazione tra le diverse anime ecclesiali. Rowan Williams, che lascerà il suo incarico alla fine dell’anno, venne nominato dal primo ministro britannico, in nome della regina, nel 2002 e assunse il proprio incarico come 104esimo arcivescovo di Canterbury il 27 febbraio dell’anno seguente al posto di George Carey. Proprio nel suo periodo alla guida degli anglicani, la Chiesa ha passato momenti controversi, anche a causa delle notevoli aperture concesse, ed è stata divisa da duri scontri sulla questione del matrimonio tra persone dello stesso sesso o sull’ordinazione di donne vescovo.
(L’arcivescovo di Canterbury apre ai matrimoni gay)
La chiesa anglicana
Quello di “Chiesa anglicana” è il nome che venne dato alla Chiesa d’Inghilterra dopo la separazione dalla Chiesa cattolica voluta da Enrico VIII che nel 1533 fece approvare una serie di misure che rompevano le relazioni dei fedeli inglesi con la Santa Sede e sottomettevano il clero alla corona. Questo permise a Enrico VIII e ai sovrani successivi di rafforzare il prestigio e il potere della monarchia in ambito politico, religioso ed economico. La Chiesa anglicana è costituita dalle due province ecclesiastiche di Canterbury e York a cui fanno capo tutte le altre diocesi.
L’Arcivescovo di Canterbury detiene quattro cariche: è vescovo nella diocesi di Canterbury, è arcivescovo della provincia di Canterbury (di circa due terzi d’Inghilterra), è il capo religioso della Chiesa anglicana ed è (diversamente dal Papa) primus inter pares tra tutti i vescovi anglicani. Ha anche il difficile compito di mantenere aperto il dialogo tra le diverse tendenze che convivono all’interno dell’intera Comunione anglicana, come ad esempio quella degli anglo-cattolici (più conservatori), dei riformati (vicini al calvinismo), degli evangelici e dei liberali. L’arcivescovo di Canterbury presiede anche ai maggiori eventi nazionali, come l’incoronazione del sovrano e i matrimoni reali. La regina è invece Governatore supremo della Chiesa anglicana e al momento dell’incoronazione deve giurare di difenderne la dottrina e l’organizzazione.
La scelta del nuovo arcivescovo spetta alla Crown Nominations Commission (Cnc), un organo di 16 persone composto da vescovi, membri del clero, e da un consulente scelto dal Primo ministro. La commissione sceglie due nomi, quello di un candidato principale e quello di un candidato alternativo. Li comunica al Primo Ministro che a sua volta li sottopone alla regina alla quale non resta che ufficializzare la scelta.
I possibili candidati
Oltre all’arcivescovo di York John Sentamu, 62 anni, e al vescovo di Londra Richard Chartres, 65 anni potrebbero essere nominati il vescovo di Norwich Graham James, 61 anni, il vescovo di Coventry Christopher Cocksworth, 53 anni o quello di Durham Justin Welby, 56 anni. La questione dell’età potrebbe non essere da sottovalutare, in questa nuova nomina. Infatti il nuovo arcivescovo di Canterbury nel 2018 dovrà presiedere la Conferenza di Lambeth, l’incontro che si svolge ogni dieci anni tra i vescovi dell’intera Comunione anglicana.
Foto: John Sentamu e Rowan Williams nel febbraio del 2008. (Daniel Berehulak/Getty Images)