Peer Steinbrück sfiderà Angela Merkel
I socialdemocratici tedeschi hanno scelto il ministro delle Finanze di Merkel durante la Grande Coalizione, uomo con posizioni piuttosto moderate
Peer Steinbrück sarà il candidato del partito socialista tedesco (SPD) all’incarico di cancelliere e sfiderà il prossimo settembre Angela Merkel. Steinbrück è stato indicato venerdì dal presidente della SPD e sarà formalmente incaricato lunedì. A lui spetterà il compito di recuperare lo svantaggio di 12 punti percentuali che i sondaggi attribuiscono alla SPD nei confronti della CDU di Angela Merkel.
I due avversari si conoscono bene: dal 2005 al 2009 Steinbrück fu il ministro delle Finanze del governo di colazione CDU-SPD, presieduto proprio da Angela Merkel. In quegli anni Steinbrück si conquistò la fama di uomo dalle posizioni politiche moderate, ma diretto e quasi brutale nell’esprimerle. All’inizio della crisi criticò con forza i piani di stimoli economici adottati dal governo inglese, chiamandoli “crasso-keynesianesimo”. Steinbrück, 65 anni, nato ad Amburgo, prima di diventare ministro delle Finanze fu per 4 anni governatore del Nord-Reno Westfalia, una roccaforte della SPD. La sua sconfitta alle elezioni del 2005 innescò la crisi che portò alla caduta del governo socialista di Gerhard Schröder e alla formazione del primo governo Merkel.
Steinbrück ha annunciato che intende formare un governo sostenuto sia dalla SPD che dai Verdi, e molti prevedono che il suo programma sarà più centrista e moderato di quanto si potesse pensare qualche tempo fa dell’opposizione a Merkel (proprio per questa ragione è considerato il candidato che meglio può sottrarre consensi al centrodestra). Come Angela Merkel è a favore del rigore di bilancio, ma le sue posizioni su alcune forme di eurobond sono più aperte di quelle della cancelliera. Le principali critiche gli arrivano da sinistra e la peggiore è quella di essere incapace di differenziarsi da chi dovrebbe sconfiggere.
Per difendersi da questa critica Steinbrück ha dichiarato che non governerà mai più insieme all’attuale cancelliera, anche se secondo molti opinionisti il risultato più probabile delle prossime elezioni sarà una nuova Grosse Koalition (cioè un governo SPD-CDU causato dalla mancanza di un chiaro vincitore alle elezioni). Steinbrück ha inoltre abbracciato una serie di forti posizioni e proposte anti-banche, che comprende norme come la separazione dell’attività di raccolta dei risparmi da quella di investimento e la creazione di un fondo finanziato dalle stesse banche per salvare istituti finanziari in crisi.
Così facendo Steinbrück si è esposto ad alcune critiche. Quand’era ministro delle Finanze prima disse che la crisi era una questione statunitense e non avrebbe toccato la Germania. Poi, quando una società finanziaria tedesca che si occupava di mutui arrivò vicina al collasso, si affrettò a salvarla con soldi pubblici. Steinbrück ha promesso che il denaro pubblico non sarà più utilizzato per salvare istituti finanziari, ma intanto la sua popolarità è ferma al 36 per cento contro il 53 per cento di Angela Merkel. La scelta di Steinbrück come candidato è considerata una vittoria dell’ala più liberale della SPD, in continuità con le riforme approvate da Schröder nell’ultima fase del suo governo.
– Montiani ovunque, di Stefano Menichini