Curiosity e l’acqua su Marte
Le foto di quello che un tempo era un corso d'acqua, scattate dal rover della NASA
Curiosity, il robot automatico (rover) della NASA su Marte dai primi giorni di agosto ha fotografato il letto di quello che un tempo era con ogni probabilità un corso d’acqua sul pianeta. I ricercatori avevano già identificato in precedenza indizi sulla presenza in tempi remoti di acqua su Marte, ma le nuove prove fornite dal rover sono uniche nel loro genere. Scorreva dove ora Curiosity si sta muovendo per esplorare la zona in cui è atterrato durante l’estate.
Grazie alle fotografie particolarmente definite, i ricercatori potranno ora approfondire le loro conoscenze su come si presentava un tempo il pianeta. Studiando la forma e le dimensioni delle pietre sarà possibile determinare diverse caratteristiche del flusso ormai estinto e capire se fosse effettivamente costituito da acqua come si suppone. I primi calcoli suggeriscono che si muovesse a una velocità di 3,3 chilometri all’ora e che avesse una profondità di alcune decine di centimetri.
L’area in cui c’era il flusso si trova tra il margine nord del cratere Gale e la base dell’Aeolis Mons, uno dei monti di Marte che si trova all’interno dello stesso cratere e che ha un’altitudine complessiva di circa 5.500 metri. La forma arrotondata delle rocce suggerisce che siano state trasportate per una lunga distanza e che provengano dal margine superiore del cratere.
La nuova scoperta è importante per i ricercatori, che con le immagini e i dati forniti da Curiosity vogliono anche capire se un tempo su Marte ci fosse qualche forma di vita. La missione del rover durerà almeno un paio di anni e sarà poi probabilmente estesa, compatibilmente alle condizioni del robot. Curiosity è grande quanto un’automobile con una massa di circa 900 chilogrammi. È dotato di dieci strumenti a bordo che servono per condurre numerosi test sul pianeta, compresa l’analisi delle rocce che lo circondano.
– Marte, a colori
– Marte, in HD
– Le prime foto di Curiosity