Cameron, Letterman e il quiz storico
Era la prima volta al Late Show di un premier britannico in carica: si è incartato su alcune domande di storia del Regno Unito
Ieri sera David Cameron, che si trovava a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stato ospite del Late Show, il programma di intrattenimento di seconda serata condotto da David Letterman. Era la prima volta che un primo ministro britannico prendeva parte allo spettacolo (Tony Blair aveva partecipato nel 2009 e nel 2010, solo dopo aver lasciato l’incarico). Tra i propositi iniziali di Cameron, l’apparizione avrebbe dovuto avere l’obiettivo di promuovere l’economia britannica e incoraggiare gli americani a visitare il Regno Unito, ma l’intervista è stata raccontata oggi dai giornali per altre ragioni. Letterman ha infatti sottoposto il premier a una serie di domande sulla storia del Regno Unito e, su due importanti eventi storici, Cameron non ha saputo rispondere.
Il conduttore ha esordito chiedendo al primo ministro chi fosse l’autore di “Rule Britannia“, un canto patriottico considerato forse la marcia più famosa del Regno Unito. Cameron ha risposto, sbagliando, Sir Edward William Elgar, compositore inglese dell’età romantica. Letterman lo ha informato che il canto trae origini dall’omonimo poema composto da James Thomson e che fu messo in musica da Thomas Arne nel 1740.
David Cameron ha avuto qualche difficoltà anche sulla Magna Charta Libertatum, rilasciata da Re Giovanni d’Inghilterra ai baroni come contratto di riconoscimento dei reciproci diritti, e considerata il fondamento delle libertà costituzionali inglesi. David Cameron sapeva quando il documento era stato firmato (nel 1215) e sapeva (con qualche esitazione) quale fosse stato il luogo della firma (Runnymeade). Ma quando David Letterman gli ha chiesto di tradurre dal latino all’inglese l’espressione “Magna Charta” lui non ha detto niente. Il primo ministro Cameron, che ha studiato nella prestigiosa scuola privata di Eton e a Oxford, non ha nascosto il proprio imbarazzo e ha ammesso che la figuraccia avrebbe potuto mettere fine alla sua carriera politica: «Mi ha scoperto. Mi sono giocato la carriera in questo show».