Il discorso di Monti all’ONU
Che cosa ha detto nel suo intervento davanti all'Assemblea generale, dai problemi economici dell'Europa alla tutela dei diritti umani
Oggi il presidente del Consiglio, Mario Monti, è intervenuto nel corso della 67esima Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Durante il suo discorso, Monti si è occupato dei principali temi internazionali dalle rivolte nei paesi arabi ai problemi dei diritti umani, citando anche i problemi ambientali e quelli economici dell’Europa. Parlando delle opportunità legate a un consumo più responsabile delle risorse alimentari, Monti ha anche citato l’Expo 2015 di Milano, che si occuperà principalmente proprio di questi argomenti. L’ultimo presidente del Consiglio italiano a parlare all’Assemblea fu Silvio Berlusconi nel settembre del 2009.
Dal podio delle Nazioni Unite il presidente del Consiglio Mario Monti ha aperto il suo discorso davanti all’Assemblea Generale promettendo un’Europa più forte. Un discorso quello di Monti, che ha toccato tutte le grandi tematiche aperte sul fronte internazionale, dall’instabilità del mondo arabo ai problemi dei diritti umani a quelli ambientali.
Ma è stato con il suo passaggio, in apertura, sulla crisi europea, sulle sfide, ma anche sugli inevitabili percorsi di rinascita, che Monti ha fatto la differenza. Perché si è presentato davanti al mondo come cittadino europeo prima ancora che come cittadino italiano. Un messaggio molto forte sul piano simbolico che nessun leader europeo aveva ancora dato con tale forza. Un messaggio che riguarda non solo la soluzione della crisi, ma gli assetti futuri della nostra Unione: «non possiamo sottovalutare l’importanza delle misure adottate dall’Europa per rafforzare la governance e l’intergrazione fiscale» ha detto Monti a tutti coloro che qui in America ma anche nel resto del mondo ritegnono che la crisi metterà in ginocchio il vecchio continente eliminando sia l’esperienza dell’euro che quella di un’unione che si è fatta sempre più forte negli anni.” L’Europa sarà costruita attraverso delle crisi” ha detto Monti citando Jean Monnet e ha poi aggiunto “è attraverso queste crisi che gli europei si sono accorti di quanto siano integrati i loro interessi e di quanto siano interdipendenti le loro economie”.