Ogni dipendente Yahoo avrà un nuovo smartphone
Un iPhone 5 oppure un altro modello di ultima generazione a sua scelta, ha spiegato il CEO Marissa Mayer, che vuole risollevare umore e creatività
Da quando ha ricevuto l’incarico di nuovo amministratore delegato (CEO) e presidente di Yahoo a metà luglio, Marissa Mayer si è data da fare per cambiare il modo con cui vengono trattati i dipendenti della società. Con qualche difficoltà, il CEO sta cercando di importare il modello seguito in questi anni da Google, società di cui è stata una delle prime impiegate e successivamente uno dei dirigenti più importanti. Yahoo ha avuto seri problemi negli ultimi anni, perdendo colpi e posizioni rispetto alla concorrenza, cosa che ha avuto anche conseguenze per il morale degli impiegati e che ha portato al licenziamento di centinaia di dipendenti. Mayer vuole riportare ottimismo tra le persone che lavorano per la società, creando un ambiente di lavoro in cui sia più semplice far nascere e sviluppare nuove idee.
Alla fine della scorsa settimana, il nuovo CEO ha inviato una email a tutti i dipendenti a tempo pieno e a tempo parziale negli Stati Uniti, avvisandoli che nei prossimi giorni riceveranno in dotazione uno smartphone. Potranno scegliere tra i modelli prodotti da Samsung, Nokia, HTC e da Apple, nuovo iPhone 5 compreso. Il programma si chiama “Yahoo! Smart Phones, Smart Fun!” e consentirà agli impiegati di cambiare i loro telefoni con modelli più recenti e più adatti per navigare online e scaricare le nuove applicazioni. I modelli tra cui potranno scegliere gli impiegati, spiegano su BusinessInsider, saranno iPhone 5, Samsung Galaxy S3, HTC One X, HTC EVO 4G LTE e Lumia 920. Si tratta dei modelli più recenti realizzati dai principali produttori di smartphone al mondo.
Il piano prevede anche che l’abbonamento mensile per effettuare le chiamate e per il traffico dati sia pagato da Yahoo. Secondo Mayer, questa soluzione permetterà ai dipendenti della società di usare gli stessi telefoni che ormai usano buona parte degli utenti, e soprattutto gli iscritti ai servizi di Yahoo, a partire da quello per la posta elettronica (che continua a essere il servizio più utilizzato). I nuovi smartphone aiuteranno gli impiegati delle varie aree della società a capire quali innovazioni e quali migliorie dovrebbero essere applicati ai servizi Yahoo, incentivando l’arrivo di nuove iscrizioni.
La notizia renderà sicuramente felici i dipendenti di Yahoo, molto meno RIM, la società che produce i BlackBerry. Mayer ha deciso di interrompere l’assistenza tecnica per i BlackBerry, cosa che potrebbe ulteriormente incidere sull’adozione di questo tipo di dispositivi mobili. RIM è in estrema difficoltà da mesi: le vendite sono in calo ed è ancora lontano il momento in cui sarà presentata la nuova serie di BlackBerry, che secondo la società dovrebbe colmare la distanza che si è formata in questi ultimi anni con la concorrenza.
L’iniziativa per il rinnovo degli smartphone costerà a Yahoo qualche milione di dollari, ma secondo diversi analisti e osservatori è una buona idea per rilanciare la creatività all’interno dell’azienda e risollevare il morale dei dipendenti. Nel medio periodo, la dotazione dei nuovi dispositivi potrebbe in effetti portare all’ideazione di nuove soluzioni e di servizi in grado di fare maggiore concorrenza alle altre società, a partire da Google e dalla sua offerta di servizi online.
Marissa Mayer sta puntando molto sul rinnovo del modo in cui vengono trattati i dipendenti nella società. Imitando il modello Google, negli ultimi tempi ha introdotto i pasti gratuiti all’interno delle sedi di Yahoo e sistemi per rendere più rapida la comunicazione tra le varie divisioni aziendali. Compatibilmente alla risorse a disposizione di Yahoo, in programma ci sono anche un aumento degli stipendi – per incentivare i dipendenti a rimanere e arginare il loro esodo verso altre società – e alcune prossime acquisizioni per portare nuove tecnologie e risorse utili per la crescita di Yahoo. Gli stipendi più alti dovrebbero anche favorire l’ingresso di nuovi dipendenti, provenienti anche da Google.