Cosa succede con le foto di Kate Middleton
Un quotidiano irlandese è minacciato di chiusura per averle pubblicate, oggi ci sarà un'udienza a Parigi, e intanto sono uscite in Italia su Chi
Venerdì 14 settembre la rivista di gossip francese Closer ha pubblicato alcune foto a seno nudo di Kate Middleton, la moglie del principe William. Le foto, molto sgranate e scattate dalla distanza con un teleobiettivo, mostrano la coppia durante un recente soggiorno alla residenza privata del Château d’Autet, in Provenza, che è di proprietà del visconte Linley, un parente di William. Il Daily Mail ha poi pubblicato un’immagine che mostrerebbe il punto da cui sono state scattate le foto, una strada a circa un chilometro dal castello.
Oltre all’attenzione voyeuristica di lettori e curiosi – il matrimonio dell’anno passato aveva ottenuto grandissima attenzione, a cui si aggiunge ora la nudità della principessa – la pubblicazione ha causato reazioni indignate da parte della casa reale e sta avendo ampio spazio sui giornali britannici e internazionali. Nel pomeriggio di venerdì, la direzione della rivista ha scritto un brevissimo messaggio in cui ha difeso la sua decisione di pubblicare le foto:
Si tratta dell’edizione francese di Closer e non di quella inglese, che non è interessata. Le foto che abbiamo selezionato non sono degradanti in nessun modo. Mostrano una giovane coppia in vacanza, bella, amorevole e moderna, nella sua vita quotidiana. L’articolo racconta il soggiorno che la coppia ha recentemente fatto nel sud della Francia.
Closer britannico – da cui la versione francese si è staccata nel 2006, quando è stata venduta al gruppo italiano Mondadori di proprietà della famiglia Berlusconi – ha infatti ripetuto che non pubblicherà le foto. La coppia reale ha annunciato in un comunicato stampa di aver fatto causa presso un tribunale francese alla rivista, la quale secondo gli esperti ha sicuramente violato la legislazione francese sulla privacy, ma avrebbe valutato conveniente prendersi il rischio lo stesso. La legge francese è considerata la più severa d’Europa, vietando anche il “furto d’immagine personale” e quindi, teoricamente, anche le foto non gradite scattate in spazi pubblici. La pena massima per aver scattato immagini in uno spazio privato è il carcere e una multa di 45.000 euro.
Oltre a Closer (e a molti siti internet in tutto il mondo, con alterni interventi di “pecette”) anche il tabloid irlandese Irish Daily Star ha pubblicato 13 foto di William e Kate, appartenenti alla stessa serie di immagini di quelle pubblicate in Francia. Ma la versione del tabloid pubblicata in Irlanda del Nord e in Gran Bretagna non conteneva le foto. La stampa britannica scrive che il comproprietario dell’Irish Daily Star, Richard Desmond – un editore londinese di 60 anni che possiede diverse altre testate – non è stato consultato prima dal direttore Michael O’Kane e, dopo la pubblicazione, si è arrabbiato così tanto da aver iniziato sabato stesso i passaggi necessari a chiudere il suo tabloid, il giorno in cui le foto sono apparse. Desmond ha detto che la pubblicazione delle foto «non ha alcuna possibile giustificazione».
O’Kane, da parte sua, ha detto che le foto di Kate stanno causando problemi e reazioni irate solo nel Regno Unito e non nel resto d’Europa, e ha detto che la duchessa è stata trattata come una qualsiasi altra celebrità di cui fossero spuntate fuori le foto, «ad esempio Rihanna o Lady Gaga». Lunedì il giornale è uscito regolarmente, e le minacce di chiusura sono state ridimensionate, e definite “sproporzionate” da un portavoce dai soci irlandesi di Desmond, che però minaccia di ritirare il nome della testata, di sua proprietà.
La reazione della Casa Reale e del principe non può essere peraltro compresa senza ricordare le circostanze della morte della madre di William, Lady Diana Spencer, a causa di un incidente stradale a Parigi nel 1997 (si disse anche che la sua auto fosse inseguita dai paparazzi): le foto del corpo furono poi pubblicate da diversi rotocalchi scandalistici.
Ma la questione della pubblicazione delle foto riguarda anche l’Italia. Lunedì mattina è uscito in edicola un numero speciale del settimanale Chi: ha in copertina le foto discusse e il titolo “La regina è nuda”. Il direttore Alfonso Signorini aveva annunciato che la rivista – che fa parte, come Closer francese, del gruppo editoriale Mondadori – avrebbe pubblicato lunedì ben 30 foto del servizio, in un’apposita sezione di 26 pagine (Chi fu tra le riviste che pubblicarono le foto di Diana Spencer morta). La selezione, ha detto Signorini, è stata fatta tra 200 scatti, e secondo il direttore si tratta di «normali foto in topless, se non fosse che Kate sarà la futura Regina». Ha aggiunto che le foto «non sono scandalose, non sono impubblicabili. È solo un gigantesco scoop». Al momento nessuna azione è stata annunciata dalla Casa Reale contro Chi, anche se la BBC riferisce queste parole di un portavoce: «Saranno valutate tutte le azioni adeguate». Lunedì mattina, intanto, Repubblica ospita una lettera di Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, in risposta a un articolo di Repubblica (piuttosto ardito, in effetti) che accusava Silvio Berlusconi di non essere intervenuto per non fare pubblicare le foto.
L’ex primo ministro britannico John Major ha definito domenica la pubblicazione delle foto una cosa “da guardoni”: «E in questo paese li processiamo, i guardoni». La prima udienza della causa intentata dalla coppia reale – che nel frattempo si trova da alcuni giorni in viaggio in Asia e nel Pacifico – presso il Tribunal de Grande Instance di Nanterre, nei pressi di Parigi, si terrà lunedì pomeriggio.