Le operazioni della polizia in Sudafrica
Centinaia di agenti hanno perquisito le abitazioni dei minatori in sciopero da un mese: ci sono stati arresti e scontri
Oggi la polizia sudafricana ha perquisito alla ricerca di armi diverse abitazioni dei minatori in sciopero nella miniera di platino Lonmin a Marikana. Nell’operazione, a cui hanno partecipato circa 500 agenti, la polizia ha sparato proiettili di gomma contro gli scioperanti, mentre gli elicotteri sorvolavano la zona, e ha arrestato in tutto 12 persone. Un’assemblea dei minatori ha rifiutato ieri una nuova proposta di salario da parte della proprietà della miniera.
Nella zona della miniera ci sono circa seimila minatori in sciopero, molti dei quali abitano in ripari e alloggi di fortuna con le loro famiglie. Il governo ha annunciato che interverrà duramente contro la detenzione e l’uso di armi (spesso i manifestanti hanno usato lance, machete o mazze) e ha detto che non permetterà «assembramenti illegali».
Lo sciopero degli operai nella miniera di platino della multinazionale Lonmin a circa 100 chilometri a nordovest di Johannesburg prosegue da più di quattro settimane, principalmente per ottenere un aumento di salario. La situazione nella zona rimane molto tesa, dopo che lo scorso 16 agosto la polizia ha sparato sui manifestanti uccidendo 34 minatori.
Lo sciopero ha cause molto complesse: oltre alle misere condizioni di vita e di lavoro degli operai dell’enorme miniera, che guadagnano tra i 300 e i 500 dollari al mese, c’è anche la forte rivalità tra un sindacato vicino al partito di governo e uno più giovane e aggressivo.