Nome in codice: Renegade
Come i servizi segreti americani chiamano i politici che proteggono: Romney è Giavellotto, per dire, e in passato c'è stata una Puffetta
Negli Stati Uniti la prassi vuole che l’agenzia federale del Secret Service garantisca protezione, oltre che naturalmente al presidente e alla sua famiglia, anche al suo candidato sfidante (durante la campagna elettorale) e alla sua famiglia. Un simile programma di protezione è esteso anche al vice presidente e ai suoi familiari più stretti, agli ex presidenti e ai loro coniugi per dieci anni dopo la fine del mandato, per i figli degli ex presidenti finché non compiono 16 anni, al presidente della Camera, ai leader dell’opposizione e della maggioranza al Senato e ad altre persone se esplicitamente indicate dal presidente con un ordine esecutivo. I servizi assegnano a ognuna di queste persone un nome in codice, in modo da poter comunicare tra loro con la certezza di essere rapidi e non fare confusione: i membri della stessa famiglia hanno spesso lo stesso cognome e chiamarli ogni volta per nome e cognome è piuttosto scomodo. Quelli che seguono sono, selezionati dal sito di Time, i nomi in codice di dieci personaggi statunitensi. La scelta spesso non è casuale e fa riferimento a caratteristiche o interessi dalla persona sotto protezione. I nomi in codice dei membri della stessa famiglia devono cominciare con la stessa iniziale. Una curiosità, infine: quando la Regina Elisabetta II è negli Stati Uniti, il suo nome in codice è kittyhawk. Gattino e falco, ma anche il nome di una portaerei americana. Su Wikipedia c’è una lista ricca e aggiornata.