Le nuove regole del tennis
Per ridurre la lunghezza delle partite, maggiore severità sulle pause troppo lunghe e l'abolizione "per prova" del let e della ribattuta
Il Consiglio d’amministrazione dell’ATP (Association of Tennis Professionals), l’associazione mondiale del tennis professionistico, ha deciso nell’ultima riunione fatta a New York mercoledì scorso dopo il torneo del Grande Slam degli US Open vinto dallo scozzese Andy Murray, di introdurre due novità nel regolamento di gioco a partire dal prossimo anno. Le due proposte erano state fatte dal nuovo Comitato Organizzatore: è stato stabilito un tempo massimo tra la fine di un game e la battuta di quello successivo e l’eliminazione – in via sperimentale – del let, cioè della ripetizione della battuta quando la palla tocca il nastro della rete prima di cadere nel rettangolo di gioco in cui si assegna il punto della battuta (sta per “let’s play again”, in Italia sostituito spesso da “net”). Lo scopo del Comitato è quello di rendere il gioco più veloce e con meno interruzioni, alla luce dei casi recenti di durate molto lunghe di alcune partite.
La nuova regola sul tempo limite per il servizio sarà valida sia per il World Tour, sia per il Challenger Tour: i tornei del World Tour sono quelli più importanti nell’assegnare i punti della classifica ATP (Grande Slam e i Masters 1000, 500, 250), mentre i tornei del Challenger Tour sono i tornei internazionali in cui giocano i giocatori di seconda fascia per qualificarsi ai tornei maggiori. Durante le partite ci sono giocatori che perdono tempo, tra un punto e l’altro, per diversi motivi: per recuperare un po’ di fiato o per aggiustarsi fasce e calzini. La regola attuale prevede un tempo limite di 20 secondi, che non viene quasi mai rispettato. È previsto un warning da parte dell’arbitro, cioè un avvertimento, che può ripetersi più di una volta. E, a sua discrezione, può decidere di togliere un punto di penalità che ricade su tutti e due i giocatori, a prescindere da chi ha perso tempo.
Con la nuova regola, chi supererà i 25 secondi avrà un primo avvertimento da parte dell’arbitro e, nelle volte successive, sarà invece penalizzato: se sarà il battitore a perdere tempo gli verrà tolta una delle due battute a disposizione, se sarà invece il ricevitore gli verrà tolto un punto. Si può dire che tra battitore e ricevitore, la penalità peggiore ce l’avrà il secondo: al battitore verrà tolto “mezzo punto”, dato che avrà a disposizione un’altra battuta (ne sono previste due), mentre al ricevitore verrà tolto un “punto pieno”, spiega il New York Times.
La nuova regola sul tocco del nastro – che introdurrebbe una novità più radicale nel gioco, abolendo di fatto la ribattuta del primo servizio – sarà invece valida soltanto per il Challenger Tour e per un periodo di prova di tre mesi: «sarà un buon modo per capire l’impatto sia sui giocatori, sia sul pubblico, prima di decidere se estendere la regola anche al World Tour», ha spiegato Brad Drewett, il presidente dell’ATP. Anche in questo caso l’obiettivo dell’ATP è di velocizzare il gioco durante la partita: se la palla tocca il nastro e ricade nel rettangolo della battuta si continuerà a giocare, senza dover ripetere la battuta. Il Comitato Organizzatore dell’ATP è formato da due rappresentanti scelti dal Consiglio per i tornei, due rappresentanti scelti dal Consiglio dei giocatori e due scelti dal Presidente. Il suo ruolo è di tipo consultivo e le decisioni finali vengono prese dal Consiglio d’amministrazione.
Foto: Streeter Lecka/Getty Images)