L’assalto alle scuole in Sudafrica
Almeno quaranta istituti sono stati saccheggiati e danneggiati dai manifestanti, che protestano contro la mancanza di servizi da parte del governo
Alle proteste delle centinaia di minatori che da giorni scioperano per ottenere un aumento del salario, oggi in Sudafrica si sono aggiunte altre manifestazioni, anche violente, come mostra il video di Al Jazeera. I manifestanti, che protestano per la scarsa attenzione del governo alle esigenze degli abitanti, hanno saccheggiato e distrutto circa 40 scuole nella provincia del Northern Cape, la più estesa del paese, anche se scarsamente popolata. Alcuni istituti sono stati bruciati.
«Siamo in una democrazia, non c’è più l’apartheid ma non è cambiato niente, le persone di colore possono avere la libertà ma non partecipano ancora all’economia» ha detto Boitumelo Lekgadi, un residente del villaggio di Olifantshoek, nella provincia di Northern Cape. Sheperd Mines, residente nella stessa città, ha detto: «È arrivato il momento di combattere per i nostri diritti, anche se questo vuol dire rischiare di andare in prigone». IN questa provincia la maggioranza degli abitanti è nera e il 68 per cento della popolazione parla Afrikaans, la lingua germanica occidentale parlata principalmente in Sudafrica e Namibia.