L’interrogatorio a De Villepin
L'ex primo ministro francese è accusato di aver fatto pressioni per evitare guai giudiziari a un uomo d'affari, suo amico
Aggiornamento delle 17:00
L’ex primo ministro francese Dominique de Villepin è stato rilasciato dalla polizia dopo essere stato interrogato con l’accusa di aver fatto pressioni per evitare al proprio amico Régis Bulot, ex presidente di Relais & Châteaux, particolari guai giudiziari.
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Dominique de Villepin, ex primo ministro francese, questa mattina è stato sottoposto a un fermo di polizia da parte della gendarmeria francese. De Villepin è stato convocato per spiegare il proprio ruolo nella vicenda del caso giudiziario Relais & Châteaux. Stando alle accuse, avrebbe fatto pressioni per evitare al proprio amico Régis Bulot, ex presidente di Relais & Châteaux, particolari guai giudiziari.
Relais & Châteaux è un’associazione francese fondata nel 1954 con l’obiettivo di “diffondere l’arte di vivere attraverso il pianeta, selezionando proprietà di grande valore e dal carattere unico”. Conta un gruppo di circa 500 associati in 60 paesi ed è sostanzialmente una organizzazione che si occupa di coordinare la gestione di hotel e ristoranti di lusso. Fino al gennaio del 2006 il presidente dell’associazione è stato Bulot, dallo scorso anno al centro di una inchiesta giudiziaria su un giro di fatture gonfiate. Fu incarcerato nel novembre del 2011 con l’accusa di frode organizzata per un presunto sistema di finanziamenti occulti per la stampa della guida annuale dell’associazione. Un’operazione che avrebbe causato un danno intorno agli 1,6 milioni di euro.
Bulot è amico di Dominique de Villepin e gli stretti legami tra i due personaggi sono stati confermati da alcune intercettazioni telefoniche. Dalle telefonate sembra sia emersa una particolare attenzione da parte dell’ex primo ministro per tenere fuori dai guai giudiziari Bulot. Nel 2010 de Villepin telefonò a Bulot prima e dopo una cena con il suo successore alla guida di Relais & Châteux. Bulot all’epoca temeva che la nuova dirigenza potesse scoprire qualcosa sulla sua precedente gestione all’interno dell’associazione. Da come raccontò la cosa all’amico al telefono, sembra che de Villepin avesse fatto particolari pressioni nei confronti del nuovo responsabile dell’associazione.
Quando nel dicembre del 2011 il giornale francese le Monde rivelò con un’inchiesta il possibile coinvolgimento di de Villepin nel caso Relais & Châteaux, l’ex primo ministro rispose di “non avere nulla da imputarsi” e che il tentativo di trovare collegamenti con la vicenda di Bulot era insopportabile. Ora de Villepin dovrà chiarire il senso di quelle telefonate.
Dominique de Villepin ha 58 anni ed è stato primo ministro della Francia dal maggio del 2005 al maggio del 2007. Fino al 2010 è stato uno dei leader dell’Unione per un Movimento Popolare (UMP), lo stesso partito di cui fa parte l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy. Fu definito da molti un primo ministro incolore e viene soprattutto ricordato per il discorso che tenne nel maggio del 2002 alle Nazioni Unite, quando era ministro degli Esteri nel primo governo Raffarain. Si schierò fermamente contro la guerra in Iraq, pronunciando parole molto nette contro la proposta di invadere il paese. Propose di proseguire con l’azione degli ispettori dell’ONU, che del resto fino ad allora non avevano trovato conferme alle prove dell’inteligence statunitense sulla presenza di armi di distruzione di massa nei depositi del regime di Saddam Hussein.