Philip Roth e le correzioni a Wikipedia
Lo scrittore ha detto agli amministratori di correggere la voce di un suo romanzo, ma inizialmente gli hanno detto che non era «una fonte credibile» per la sua ispirazione
Il premio Pulitzer Philip Roth ha pubblicato ieri sul New Yorker una lunga lettera aperta indirizzata agli amministratori di Wikipedia. Roth racconta che la pagina di Wikipedia su La macchia umana, un suo romanzo pubblicato nel 2000, conteneva un grave errore che ha chiesto venisse corretto.
Roth racconta che alla sua richiesta, fatta a fine agosto, Wikipedia aveva risposto dicendo di non ritenerlo una fonte affidabile. «Ci rendiamo conto del suo punto di vista, e che l’autore sia la principale autorità sui suoi racconti – avevano scritto gli amministratori – ma a noi serve una seconda fonte». Secondo quanto ha riportato l’autore, gli amministratori di Wikipedia in lingua inglese gli dissero anche che Roth «non era una fonte credibile».
Philip Roth, 79 anni, statunitense, è uno dei romanzieri più famosi del mondo. Ha scritto molti libri, spesso ambientati all’interno della comunità ebraica americana. Nella sua carriera ha vinto moltissimi premi, tra cui, proprio per La macchia umana, un premio Pulitzer. Il romanzo è considerato l’ultimo di una sorta di trilogia, composta da Pastorale americana e Ho sposato un comunista. Il romanzo racconta la storia di un professore di letteratura americana, bianco (o meglio: di carnagione “bronzea” nel romanzo) ed ebreo, che, dopo anni di carriera all’università, viene cacciato per via di un involontario insulto razzista. Nel corso del romanzo si scopre che il professore, in realtà, aveva origini afro-americane, ma si era sempre spacciato per ebreo.
Secondo la voce di Wikipedia, la figura del professore era ispirata a quella dello scrittore e critico Anatole Broyard, morto nel 1990. Broyard, come il personaggio del romanzo, era nato da una famiglia mista, ma si era sempre fatto passare per bianco, senza mai riconoscere la sua ascendenza afro-americana. Roth ha dichiarato di non essersi affatto ispirato alla figura di Broyard, di cui ha conosciuto la storia solo dopo aver iniziato a scrivere il romanzo, ma a quella di un suo conoscente che insegnava a Princeton nel 1985. Con Broyard, ha scritto Roth al New Yorker, si incontrò per caso soltanto poche volte nel corso della sua vita, e la loro conoscenza era superficiale. L’autore ha aggiunto: «Questo fatto [di Broyard] è entrato in Wikipedia non dal mondo della veridicità ma dalle chiacchiere del gossip letterario. Non è assolutamente vero.»
Dopo la pubblicazione della lettera, ieri, la voce è stata corretta ed è stato aggiunta un’apposita sezione dedicata alla fonte di ispirazione del romanzo, in cui si dà conto della lettera al New Yorker e della correzione.
Anche Umberto Eco ha avuto un problema simile con Wikipedia – anzi, più di uno – e li ha raccontati in un famoso articolo sull’Espresso di qualche anno fa. Eco racconta che agli inizi di Wikipedia correggeva frequentemente la sua pagina, eliminando errori come il fatto che fosse l’ultimo di 13 fratelli (cosa invece capitata al padre). Ma dopo un po’ decise di rinunciare alla sforzo, perché per quanto correggesse sulla pagina comparivano sempre nuove inesattezze. Per sua fortuna, e a differenza di Roth, Eco racconta che tutt’ora buona parte degli errori che compaiono di frequente (tipo che avrebbe sposato la figlia del suo editore) vengono corretti dai suoi amici.