Il giorno dopo il terremoto, in Cina
Le devastazioni e i soccorsi nel sudovest del paese, mentre il bilancio ufficiale parla ora di almeno 80 morti
Ieri tra le cinque e le sei del mattino (ora italiana) ci sono stati alcuni terremoti nelle province dello Yunnan e di Zhang Junwei, una zona rurale nel sud-ovest della Cina. La zona, una delle più povere della Cina, è prevalentemente montagnosa e difficilmente accessibile. La scossa più potente è stata stimata dall’USGS (United States Geological Survey) di magnitudo 5.6.
Il bilancio ufficiale parla di oltre 80 morti e 820 feriti, ma le stesse autorità dicono che le linee di comunicazione e le infrastrutture sono state pesantemente danneggiate dalle scosse: per questo motivo è difficile raccogliere informazioni sulle esatte conseguenze del terremoto. La maggior parte dei morti e i danni maggiori sono avvenuti nella contea di Yiliang, nella provincia dello Yunnan. Oltre 200 mila persone sono state evacuate nella provincia, mentre nelle zone colpite sta venendo impiegato anche l’esercito. L’agenzia di stampa ufficiale Xinhua dice che 6.600 abitazioni sono crollate e altre 430.000 sono danneggiate. Il ministero delle Finanze ha già fatto sapere che per le prime necessità di soccorso è stato stanziato oltre 1 miliardo di yuan, circa 130 milioni di euro.