Che fine faranno gli striscioni?
Una raccolta di prese in giro, dichiarazioni d'amore e rime più o meno riuscite esposte negli stadi, ora che cambiano le regole per i tifosi
L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che dipende dal ministero dell’Interno e prende molte decisioni per gestire l’ordine pubblico e il tifo organizzato negli stadi, ha approvato per quest’anno una sorta di registro nazionale degli striscioni. Le limitazioni agli striscioni che potevano essere esposti negli stadi esistevano già da qualche anno: bisognava inviare fax con il testo alla sede della società in anticipo per avere l’approvazione, mentre ora i contenuti degli striscioni dovranno essere comunicati in anticipo all’Osservatorio, su base nazionale.
Nonostante le limitazioni, nelle ultime stagioni il tifo organizzato era riuscito comunque a esprimere esempi di ironia e sarcasmo molto riusciti. Eliminati quelli offensivi (che sono parecchi), rimangono dichiarazioni d’amore, rime più o meno riuscite e prese in giro.