Tre giorni a Charlotte
Immagini dalla convention Democratica, in attesa della chiusura di Obama, stanotte
Che le convention elettorali americane siano una specie di circo con i suoi rituali e il suo colore, sempre caotiche e vivaci e sempre uguali a se stesse, lo si dice sempre. Eppure poi accolgono sempre migliaia di inviati da tutto il mondo che si dedicano a raccontare quel colore (e forse è il loro ruolo principale, che i discorsi e i contenuti ormai sono accessibili da chiunque collegato a Internet, e in video), fatto di passioni militanti, delegati coi cartelli preconfezionati, personaggi bizzarri, merchandising, dimostranti che protestano, e ancora merchandising. Che poi andrà a costituire collezioni vintage o vendite su eBay. Tutto comunque è molto rosso e molto blu, e nel caso di Charlotte – Carolina del Sud – molto Obama.