In Spagna torna la corrida in tv
I nuovi dirigenti della televisione di stato nominati dal governo Rajoy hanno deciso di riprendere le trasmissioni da oggi, tra grandi polemiche
A partire da questa sera, la televisione di stato spagnola (TVE) trasmetterà di nuovo la corrida. Sei anni fa il governo di centro sinistra di José Luis Rodríguez Zapatero decise di escludere questo genere di trasmissioni dalla rete pubblica, sia perché erano trasmesse negli stessi orari dei programmi televisivi destinati ai bambini sia per i costi elevati. La decisione è stata presa dai nuovi dirigenti di TVE, nominati nel mese di dicembre dal governo conservatore di Mariano Rajoy Brey, che fino ad ora non ha mai dimostrato un atteggiamento ostile nei confronti di uno spettacolo molto amato dai suoi sostenitori, che lo considerano un patrimonio di identità culturale, e mal visto dai suoi oppositori, che lo definiscono una barbarie.
La corrida di oggi sarà trasmessa da Valladolid, una città al centro della comunità autonoma di Castiglia e León. TVE ha deciso di mandare in onda una serie di combattimenti nei prossimi mesi, nell’orario tradizionale delle sei del pomeriggio. Un portavoce di TVE ha affermato: «Il fatto che ci sia un pubblico attratto da questo genere di spettacolo, è già un buon motivo per trasmetterlo».
Nel 2011 la Catalogna diventò la seconda regione spagnola, dopo le isole Canarie che lo decisero già nel 1991, a vietare la corrida. I combattimenti con i tori, che hanno una tradizione di almeno 4.000 anni, sono legali in tutto il resto della Spagna. Gli attivisti sperano di estendere il divieto in tutto il paese, anche se la tradizione è ben radicata in alcune zone, come Madrid e l’Andalusia.
Il torero Sebastian Castella alla festa di San Firmino a Pamplona (Rafa Rivas/GettyImages)