Il nuovo governo Cameron pende a destra
Oggi verrà annunciata la lista dei nuovi ministri, che scontenta i liberaldemocratici e il sindaco di Londra
Aggiornamento delle 18:30
Nel corso del dibattito in Parlamento di oggi, il leader dell’opposizione, il laburista Ed Miliband, ha criticato il rimpasto di governo di David Cameron, dicendo che i nuovi incarichi sono stati affidati alle “solite vecchie facce”. Cameron ha risposto alle critiche ricordando che l’opposizione laburista è sostanzialmente inesistente.
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Il primo ministro britannico David Cameron ha quasi completato il rimpasto di governo annunciato nei giorni scorsi e condotto principalmente ieri attraverso una densa serie di incontri con i principali leader della coalizione (Conservatori e Liberaldemocratici) che sostiene il suo governo. Alcuni ministri hanno cambiato incarico, mentre altri sono stati rimossi e assumeranno ruoli di secondo piano all’interno della coalizione. I risultati del rimpasto saranno presentati ufficialmente oggi da Cameron nel corso della prima sessione di domande e risposte in Parlamento dopo la pausa estiva. Il nuovo Consiglio dei ministri si riunirà nel pomeriggio di oggi per definire con chiarezza la linea politica da seguire.
Il governo di Cameron era rimasto sostanzialmente invariato dal 2010, anno in cui i Conservatori avevano vinto le elezioni costituendo una coalizione, inedita, con i Liberaldemocratici di Nick Clegg per avere i numeri in Parlamento per governare. Cameron ha spiegato di aver realizzato il rimpasto in seguito alle critiche ricevute negli ultimi mesi e ai malumori all’interno della coalizione. Diversi esponenti conservatori avevano criticato il governo per la scarsa incisività delle proprie politiche, specialmente sul delicato fronte dell’economia e del contrasto alla crisi economica. Secondo diversi analisti, il nuovo governo frutto del rimpasto è chiaramente più orientato a destra del precedente, a danno dei Liberaldemocratici, che iniziano già a mostrare una certa inquietudine.
Una delle figure di riferimento per i rapporti tra il governo e la coalizione in Parlamento, il chief whip Patrick McLoughlin, ha perso il proprio incarico diventando ministro dei Trasporti, mentre Ken Clarke non è più ministro della Giustizia e assume nel nuovo governo un ruolo di coordinatore per quanto riguarda le politiche economiche. Per non scontentare troppo i partner nella coalizione, Cameron ha nominato il liberaldemocratico David Laws responsabile del Dipartimento dell’Istruzione. Laws si era dimesso due anni fa dal proprio incarico di responsabile del Tesoro, dopo appena 17 giorni dal proprio insediamento, per uno scaldalo legato alle sue spese parlamentari.
(Ken Clarke sulle carceri britanniche)
Jeremy Hunt è stato nominato ministro della Salute al posto di Andrew Lansley, che nell’ultimo anno non ha avuto vita facile nel promuovere il proprio piano di riforma per il sistema sanitario britannico. Chris Grayling è diventato ministro della Giustizia al posto di Clarke. Le nomine di Grayling e McLoughlin sono state accolte molto positivamente dall’ala più di destra dei Conservatori e accontenta le loro richieste di un orientamento più netto del nuovo governo.
McLoughlin, nuovo ministro dei Trasporti, ha preso il posto di Justine Greening (ora al ministero dello Sviluppo estero) e la cosa non è piaciuta affatto al sindaco di Londra, Boris Johnson. Secondo Johnson, la nomina dimostra la volontà di Cameron e del nuovo governo di costruire la terza pista dell’aeroporto internazionale di Heathrow, uno dei più grandi e trafficati d’Europa. Durante la campagna elettorale i Conservatori si erano impegnati a rinunciare al progetto, contestato da molti, ma nelle ultime settimane diversi esponenti di destra hanno spinto per rivedere il piano e approvare la costruzione della pista. Greeening era contraria e così lo sono anche i Liberaldemocratici, che hanno già annunciato di voler mantenere la loro posizione e impedire alla coalizione cambiamenti di programma su questo tema molto dibattuto e controverso.
Complessivamente, Cameron ha fatto entrare nel governo sei nuovi ministri, mentre ha cambiato gli incarichi di diversi ministri nominati nel 2010. I ministeri più importanti come quelli dell’Interno e degli Esteri non hanno subito modifiche e il Cancelliere dello Scacchiere (il ministro delle Finanze) è rimasto George Osborne.