Il furto di sciroppo d’acero in Canada
Tonnellate di prodotto sono state rubate da uno dei più grandi depositi del paese e non si sa ancora chi sia stato
Nel deposito di St. Louis de Blandford, a nord est di Montréal in Canada, sono state rubate diverse tonnellate di sciroppo d’acero, per un valore di svariati milioni di dollari. La valutazione dell’entità del furto è ancora in corso: nel magazzino erano complessivamente conservate 4.500 tonnellate di sciroppo d’acero per un valore complessivo intorno ai 30 milioni di dollari, quasi un quarto delle riserve della Federation of Quebec Maple Syrup Producers, la federazione dei produttori di sciroppo d’acero del Québec, la provincia più estesa del Canada. Non si sa né quando sia stato commesso il furto né chi siano i responsabili.
In un’intervista al giornale canadese National Post, Anne-Marie Granger Godbout, il direttore generale della federazione che custodisce le scorte della produzione nazionale di sciroppo, ha raccontato che cosa è successo venerdì scorso.
Conosciamo esattamente il numero di botti nel deposito, che per fortuna non è uno dei più grandi, e tutte sono dotate di un codice, con cui è possibile sapere con precisione il peso. Durante un normale inventario, i funzionari si sono resi conto che alcune botti erano vuote. All’inizio ho pensato fosse uno scherzo, È un prodotto di alto valore, se si può ottenere gratuitamente è possibile rivenderlo a un prezzo minore e questo altererebbe facilmente i meccanismi della concorrenza. Anche se non sappiamo ancora con esattezza quanto sia lo sciroppo rubato, per ora non corriamo il pericolo di esaurire le scorte.
Come spiega Jordan Weissmann in un articolo sull’Atlantic, dal 1940 in poi il Canada ha superato gli Stati Uniti nella produzione di sciroppo d’acero e il Québec ora detiene il 75 per cento della produzione mondiale. I produttori canadesi da qualche anno cercano di promuovere il prodotto nel mondo e a quanto pare funziona: tra il 2000 e il 2005 le esportazioni in Giappone sono aumentate del 252 per cento.
Lo sciroppo si ottiene facendo bollire la linfa dell’acero da zucchero e dell’acero nero. La linfa viene raccolta all’inizio della primavera, di solito nei mesi di marzo e aprile. Il liquido sgorga goccia a goccia da alcune cannule inseriti nel tronco, in passato direttamente nei secchi, mentre ora viene raccolto con sistemi più complessi. Per produrre un litro di sciroppo, occorrono circa 40 litri di linfa.
Ma produrre lo sciroppo non è facile, molto dipende dalle condizioni climatiche. Gli alberi hanno bisogno di notti fresche e giornate abbastanza calde per produrre la linfa e questo significa che la produzione può variare notevolmente di anno in anno. Questo può essere un problema per gli acquirenti, specie se si tratta di grandi aziende alimentari che hanno deciso di investire nel prodotto.
Ed è per questo che esiste una riserva. «Se si sta cercando di creare un mercato – spiega Michael Farrel, un professore di scienze agrarie esperto in materia – quel che di sicuro non si vuole rischiare è creare una domanda che poi non si è in grado di soddisfare». La riserva fa in modo che sul mercato sia sempre disponibile lo sciroppo. Ogni produttore vende il suo alla confederazione, che si occupa di rivenderlo all’ingrosso. Quando la produzione va bene, si mette da parte lo sciroppo per usarlo in futuro. Proprio come è successo nel 2000, anno della creazione della riserva che ha subito di recente il furto.