Le foto dalle Filippine, dopo il terremoto
È stato fortissimo, ha distrutto molte case, ma per fortuna è morta una persona sola
Venerdì intorno alle 14 ora italiana c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 7.6 al largo delle coste dell’isola di Samar, nelle Filippine. La scossa, che secondo quanto ha detto il Centro di sorveglianza geologica statunitense è stata registrata a 33 chilometri di profondità, è stata seguita da un allarme tsunami, diramato immediatamente dal centro che gestisce le emergenze tsunami nell’Oceano Pacifico e subito rientrato.
Sebbene l’intensità della scossa sia stata molto forte – paragonabile a 32 bombe atomiche della potenza di quella che esplose a Hiroshima, scrive il Jakarta Post – il bilancio dei danni e delle vittime è stato molto minore di quanto si poteva temere. Secondo Renato Solidum, dell’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia, intervistato dallo stesso Jakarta Post, se un terremoto della stessa intensità fosse capitato sulla terra ferma, o se lo spostamento delle acque fosse stato più massiccio, i danni alle persone e alle cose sarebbero stati catastrofici, come capitò nel 1976 nel golfo di Moro, quando i morti furono migliaia.
In questo caso, invece, il terremoto ha causato una sola vittima, ma ha distrutto moltissime case, mentre 130 mila sono stati gli sfollati. Secondo quanto afferma Benito Ramos, del Consiglio nazionale per la gestione dei rischi filippino, la maggior parte delle abitazioni che sono state danneggiate o distrutte erano costruite con materiali poveri e leggeri. Nel frattempo molti degli abitanti che erano stati sfollati stanno cercando di tornare alle loro case, spesso distrutte o seriamente danneggiate, contravvenendo all’ordine delle autorità filippine.
Foto: TED ALJIBE/AFP/GettyImages