Il primo giorno della convention Repubblicana
I protagonisti a Tampa sono stati Ann Romney e il governatore Chris Christie, ma la scena non è ancora caldissima e il New York Times ha stroncato la giornata
La convention del Partito Repubblicano statunitense si è aperta a Tampa, Florida, passati i timori per l’arrivo dell’uragano Isaac che si è spostato più a Ovest, in Louisiana. La convention ha ufficialmente nominato Mitt Romney candidato del partito alle elezioni presidenziali di novembre, dove si batterà contro il presidente Democratico in carica Barack Obama, formalizzando le indicazioni date dalle primarie dei mesi scorsi.
(La diretta in streaming della convention di Tampa)
I primi due discorsi molto attesi sono stati quelli di Ann Romney, moglie del candidato Romney e potenziale first lady, e del governatore del New Jersey Chris Christie, uomo di notevole carisma e personalità a cui è stato affidato l’intervento di apertura. Entrambi i discorsi (durati ciascuno circa mezz’ora, un po’ più lungo quello di Christie) erano previsti per aprire la convention motivando il pubblico e il partito in un contesto che dà Romney sfavorito nei sondaggi e senza aver mai conquistato il sostegno unitario del partito Repubblicano stesso. Le preoccupazioni per l’arrivo dell’uragano Isaac in Louisiana hanno complicato ulteriormente questo impegno, mettendosi in concorrenza con la copertura mediatica della convention. Cosa che non ha impedito alNew York Times di pubblicare un severo editoriale sull’inconsistenza della giornata a Tampa.
Ann Romney ha raccontato della sua storia accanto a suo marito descrivendone forza e successi, sullo sfondo di foto di famiglia, con molto candore e semplicità, persino troppi forse. «Sono qui per parlare d’amore», ha detto, e le attese le attribuivano il ruolo di dare maggiore personalità alla candidatura finora un po’ troppo grigia e sfocata di suo marito. Ci è riuscita solo in parte, esibendo tenaci dolcezza e devozione ma non molto smalto e personalità: «Quest’uomo non fallirà. Quest’uomo non ci deluderà». Ma il pubblico si è naturalmente mostrato entusiasta.
L’intervento del governatore Christie, mai stato un fedelissimo alleato di Romney, è stato retoricamente più ricco e appassionato: partendo dal ruolo della madre siciliana, passando alle critiche per alcune debolezze dei politici (con un incidente notato da molti, per cui Christie ha detto che per i politici deve contare più il rispetto dell’amore, in contraddizione con le precedenti dichiarazioni di Ann Romney), e insistendo sul ruolo del partito nel tenere fede alle grandezze dell’America, in contrasto con le accuse mosse alla presidenza Obama. Molti commentatori hanno osservato che Christie ha parlato molto di sé e poco di Romney, citato solo verso la fine del suo intervento, anche se con robuste dichiarazioni di sostegno.
Successivamente hanno parlato diversi governatori repubblicani, e lo speaker della Camera John Boehner aveva comunicato i risultati della nomination. I sostenitori di Ron Paul, candidato della destra libertaria sconfitto alle primarie, hanno proseguito le loro proteste nei confronti della deriva più radicale del partito, originata dal successo e dalla forza dei movimenti dei tea party.