I maschi e il “porno rosa”
Massimo Gramellini si occupa di Cinquanta sfumature di grigio , cercando di individuare il messaggio che da un così grande successo dovrebbe arrivare agli uomini
Massimo Gramellini su La Stampa di oggi si occupa di Cinquanta sfumature di grigio (titolo originale: Fifty shades of grey) il libro scritto da E. L. James che sta vendendo, anche in Italia, una quantità impressionante di copie. Gramellini si chiede il motivo di un così grande successo tra le donne e cerca di individuare la richiesta che le “porno-lettrici” del romanzo (come lui le definisce) lancerebbero agli uomini.
Quest’estate il fiorire di volumi porno rosa fra le mani delle signore ha suscitato nella popolazione maschile un moto di curiosità mescolata al timore. Vano, e un po’ penoso, il tentativo di fare sentire in colpa le lettrici delle cinquanta sfumature variamente colorate, rinfacciando lo stile sciatto dell’opera. «Come fai a sopportare quelle metafore fruste, quei dialoghi improbabili, quel dilagare di Esclamò e Mormorò?». «Allora lo hai letto?» «Naturalmente no» esclamava lui, aggiungendo in un mormorio: «Ho soltanto dato una sbirciata». Ma chi fra i maschi ha avuto l’ardire di indagare l’argomento con più di una donna avrà scoperto che i porno rosa le intrigano per due ragioni. La prima: il protagonista è la versione adulta del vampiro di «Twilight». Meglio, la versione sadica del Richard Gere di «Pretty Woman». L’eterno principe azzurro bellissimo, ricchissimo e con un buco in mezzo al cuore che ovviamente solo l’eroica fanciulla può colmare. La seconda: l’amante sadico è concentratissimo sull’amata. Ancora dopo anni di manette pensa di continuo a lei.