La vita in un “campeggio anti-consumismo”
Fotografie da Lüneburg, Germania, dove una piccola comunità vive di riciclaggio e recupero, anche del cibo
A Lüneburg, in Germania, una trentina di persone vive insieme in un campo di capannoni mobili, strutture poco più grandi di una roulotte. Il campo si chiama “Fango”, chi ci vive lo fa per scelta. Il campo esiste dal 2010, anno in cui il gruppo di residenti ha firmato un contratto d’affitto dello spazio con il comune di Lüneburg, ma alcuni attivisti presenti nel campo vivono in situazioni simili da anni.
L’idea che accomuna gli abitanti del campeggio – quasi tutti giovani tedeschi, molti con figli piccoli – è la ricerca di “uno stile di vita autonomo e indipendente dalla società dei consumi”. Questo non vuol dire che elettrodomestici e strumenti che possono semplificare la vita del campo siano banditi: fornelli e frigoriferi ci sono e non sono gli unici oggetti ad alimentazione elettrica presenti (c’è anche chi ha un ventilatore). L’obiettivo di tutti però è vivere cercando di essere il più autosufficienti possibile, con un minimo impatto ambientale (alcuni degli abitanti fanno attivamente parte di gruppi ambientalisti) e comprando solo lo stretto necessario. L’economia della microcomunità quindi è basata soprattutto sul recupero e il riutilizzo: per scaldarsi si brucia legno di scarto, si usa l’energia solare per caricare i generatori e ci si nutre del cibo che i supermercati butterebbero via (come capita quando è vicino alla scadenza) e che alcuni abitanti vanno a prendere prima che venga eliminato.