Marte, in HD
Le foto più belle scattate da Curiosity nei suoi primi 15 giorni sul pianeta, dove ha iniziato a sparare raggi laser contro le pietre, ma per una buona causa
Da due settimane Curiosity, il robot automatico (rover) della NASA, si trova su Marte per analizzare il suolo marziano e condurre altri esperimenti, utili anche per capire se un tempo sul pianeta vi fossero particolari forme di vita. Il rover, grande quanto un’automobile e pesante quasi una tonnellata, è atterrato su Marte seguendo una delicatissima procedura mai eseguita prima e dopo i primi test sul funzionamento delle proprie strumentazioni ha iniziato la sua missione, che durerà almeno due anni.
Ieri per la prima volta Curiosity ha usato il suo raggio laser, puntandolo contro una pietra per iniziare ad analizzarla. L’operazione è durata appena dieci secondi, tempo nel quale la roccia è stata esposta a 30 impulsi della durata di cinque miliardesimi di secondo ciascuno, con una potenza pari a un milione di watt. L’energia sviluppata eccita gli atomi della roccia e si producono scintille, la cui luce viene analizzata dagli strumenti di Curiosity per scoprire quali siano gli elementi costituitivi del materiale roccioso.
Lo strumento utilizzato si chiama ChemCam (Chemistry and Camera) e sta fornendo i primi dati, che saranno analizzati qui sulla Terra dai ricercatori della NASA. Questi primi test servono per verificare il corretto funzionamento dello strumento e calibrarlo, in attesa del suo utilizzo su altri target. Curiosity è complessivamente dotato di dieci strumenti per analizzare il suolo marziano e consentire ai ricercatori di approfondire le loro conoscenze sulla storia del pianeta. Il rover è dotato anche di numerose fotocamere, che negli ultimi giorni hanno scattato molte immagini, anche ad alta risoluzione e come non si erano mai viste, dell’area intorno a Curiosity.