Chi è Elizabeth Warren
Nelle strisce di Doonesbury di questa settimana si parla di una promettente politica statunitense, che farà uno dei discorsi più attesi alla convention di Charlotte
Le strisce di Doonesbury di questa settimana parlano di una donna in grande ascesa nella politica statunitense, che si chiama Elizabeth Warren, ha 63 anni e in questo momento è candidata al Senato degli Stati Uniti in Massachusetts. Warren ha sfidato il repubblicano Scott Brown, che nel 2009 riuscì a vincere in un collegio che vedeva i repubblicani sempre perdenti dagli anni Settanta e che era stato per oltre trent’anni di Ted Kennedy.
Warren è da tempo un personaggio noto e popolare nella politica americana e appartiene all’ala cosiddetta liberal del Partito Democratico, la più di sinistra. Warren è una docente universitaria ad Harvard, nota per avere opinioni molto critiche sulla finanza e Wall Street e per essere stata scelta da Barack Obama nel 2010 come supervisore e sua consigliera nella creazione di una nuova agenzia governativa a difesa dei consumatori nei loro rapporti con banche e istituti finanziari. Warren è finita più volte nella lista di Time sulle persone più influenti del mondo ed è stata indicata come possibile giudice della Corte Suprema. La popolarità sua e delle sue idee – i suoi libri entrano regolarmente nelle classifiche della saggistica – le è costata la fama di nemica delle società operanti a Wall Street.
Molti considerano la campagna elettorale di Elizabeth Warren in qualche modo ispiratrice di quella che Barack Obama sta conducendo sul piano nazionale (comprensibilmente, alcuni fanno questa analogia per elogiare il presidente, altri per criticarlo), soprattutto sulle questioni inerenti alle tasse e al ruolo dello Stato nella società. Uno dei video di Elizabeth Warren più visti su Youtube mostra infatti un pezzo di un suo efficace discorso di campagna elettorale, durante il quale la candidata sostiene che nessuno negli Stati Uniti raggiunge il successo da solo, che se lo fa parte del merito è delle infrastrutture e del sistema che tutti contribuiscono a tenere in piedi, e che quindi è responsabilità di chi ha successo pagare un po’ di più per la collettività.
I contenuti di questo discorso sono stati ripresi da Barack Obama in un recente discorso, molto contestato da Romney e dai repubblicani (che hanno usato più volte la frase “You didn’t build that” nei loro spot televisivi contro il presidente).
Elizabeth Warren parlerà alla convention democratica del 5, 6 e 7 settembre a Charlotte, in North Carolina, e il suo discorso è molto atteso: tra i democratici più di sinistra in molti sperano che, così come successo a Obama nel 2004, la grande visibilità della convention possa lanciare Warren verso una vittoria al Senato e poi verso una possibile candidatura alla Casa Bianca, nel 2016. Nella striscia di Doonesbury i due personaggi sono Joanie Caucus, che lavora da tempo nella politica americana e collabora proprio con lo staff di Warren, e Alex Doonesbury, sua nipote e da poco capo della striscia e moglie di Toggle.
foto: Kris Connor/Getty Images