La fuga di massa dal sud dell’India
SMS e video con minacce di ritorsione per scontri etnici nel nordest del paese stanno causando la fuga di circa 30 mila persone
Più di 30 mila immigrati dell’Assam, uno stato nel nord-est dell’India, hanno abbandonato negli ultimi giorni le città di Bangalore e Mumbai (le due più grandi nel sud del paese) a causa di una serie di SMS e video su internet che minacciavano la loro comunità. In questi SMS e video viene annunciato alla comunità dell’Assam che subirà delle ritorsioni da parte dei musulmani che vivono nel sud a causa degli scontri avvenuti nello stato dell’Assam nelle scorse settimane.
L’Assam si trova nell’estremo nordest dell’India e confina con il Bangladesh che è un paese musulmano. Nelle ultime settimane gli scontri in Assam tra le tribù indigene dei Bodo e i coloni musulmani hanno causato 78 morti e la fuga di circa 300 mila profughi. Gli SMS e i video comparsi su internet queste settimane (che spesso raffigurano episodi di violenza contro musulmani in Assam) minacciano una rappresaglia per quegli episodi.
Secondo il governo indiano questa campagna è stata organizzata e portata avanti in Pakistan. Il Ministro degli interni ha dichiarato alla stampa che la gran parte dei video è stata caricata su siti web pakistani, ma non ha specificato se la campagna sia stata organizzata con l’attiva collaborazione o meno del governo pakistano, che per il momento non ha commentato la vicenda. Intanto il governo indiano ha fatto affluire treni speciali nelle varie città minacciate per facilitare l’esodo degli emigrati. È stato imposto dal governo anche un blocco all’invio di SMS a molti destinatari.
La polizia ha già arrestato 5 persone accusate di aver fatto girare gli SMS e ne sta cercando altre quattro. Bangalore, Chennai, Hyderabad e Mumbai, dove hanno sede le più grosse comunità di emigrati dell’Assam, sono sorvegliate dall’esercito indiano e dalle forze speciali. Circa 250.000 persone provenienti dal nordest del paese vivono a Bangalore, che è il maggior centro indiano per le nuove tecnologie e le telecomunicazioni. Molti di loro sono studenti.