Mario Monti, dopo il 2013

Francesco Giavazzi, sul Corriere della sera, scrive oggi che potrebbe essere l'unica strada per non ricorrere ad aiuti internazionali

Da diverse settimane si parla, senza molti elementi concreti e con diverso spazio lasciato ai retroscena e alle voci di corridoio, della possibilità che Mario Monti continui a governare anche dopo la scadenza dell’attuale legislatura e le nuove elezioni, che si dovrebbero tenere nella primavera del prossimo anno.

Oggi la proposta viene ripresa anche da Francesco Giavazzi sul Corriere della sera, che approva l’operato di Monti e dice che unica possibilità molto solida per l’Italia di non dover ricorrere agli aiuti internazionali è quella che i partiti si accordino su Mario Monti come presidente del Consiglio già prima delle prossime elezioni, «chiunque vinca». Il 30 aprile Giavazzi, 63 anni, economista ed uno dei più famosi editorialisti italiani, è stato nominato consulente del governo Monti per la revisione della spesa, nel settore degli aiuti pubblici alle imprese. L’articolo è una risposta a un articolo di Charles Wyplosz, un economista che oggi sullo stesso giornale predice che l’Italia dovrà chiedere aiuti.

[…] L’Italia è caduta in un equilibrio negativo perché ad un certo punto gli investitori hanno perduto fiducia nella capacità del governo Berlusconi di guidare il Paese. Ne segue che l’Italia può uscire da questo equilibrio negativo solo se sarà in grado di convincere gli investitori che ora ha un governo capace e determinato a risolvere il suo problema di fondo: l’assenza di crescita. Mario Monti ha incominciato a farlo. Se potesse continuare a governare il Paese fino alle elezioni politiche e anche dopo, il problema sarebbe sostanzialmente risolto e l’Italia tornerebbe in un equilibrio positivo. Ma nell’incertezza riguardo a chi vincerà le elezioni il Paese rimane bloccato in un equilibrio negativo.

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