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Le foto vincitrici del concorso di Traveler
© Michelle Schantz/National Geographic Traveler Photo Contest
Scelta dei lettori
Una fattoria illuminata dall'aurora boreale a Finmmark in Norvegia.
Scelta dei lettori
Una fattoria illuminata dall'aurora boreale a Finmmark in Norvegia.
Secondo posto
Bambini appartenenti alla minoranza etnica H'Mong giocano a palla nella cittadina di Moc Chau nella provincia di Ha Giang, Vietnam, gennaio 2012
Terzo posto
La processione dei misteri a Trapani, nella quale vengono trasportate le scene della passione di Cristo tutta la notte in spalla.
Merito
Vicino alla città di Morondava nella costa ovest del Madagascar cresce un'antica foresta di Baobab, specie sacra per gli abitanti dell'isola.
Merito
L'ultima cena di Leonardo da Vinci? No sono solo anziani di Chefchaouen, in Marocco, con il tradizionale djellaba, che chiacchierano.
Merito
Mia sorella nel sud del Cile. Eravamo sedute accanto al fuoco nella nostra casa a sud del lago quando ha iniziato a piovere molto forte.
Merito
Fino a quando non è stato costruito un tunnel nel 2004, i 16 residenti che vivono in G·sadalur sono rimasti isolati e per raggiungere gli altri villaggi dovevano percorrere ripidi sentieri a cavallo o a piedi.
Quando ho scattato la foto era una giornata soleggiata nelle Isole Fær Øer e ho dovuto aspettare perché qualche nuvola si posizionasse in cielo per avere una luce più morbida. Ho deciso per un'esposizione lunga (1 minuto e 10 secondi) per illustrare la forza del vento e il mare tranquillo.
Merito
Un gigantesco acero nel giardino giapponese di Portland. Ho cercato di dare una prospettiva diversa per raffigurare l'albero in maniera originale.
Merito
Più di 2.000 templi buddisti e pagode riempiono la città di Bagan. Il modo migliore per vedere Bagan, a parte un giro in mongolfiera, è la bicicletta.
Merito
Scattata a Cloud Break, nelle isole Fiji: un surfista intento a cavalcare l'onda.
Primo posto
Questa immagine è stata scattata nelle terre del Corridoio Wakhan in Kirghizistan. Un momento di vita quotidiana fotografato all'interno di una yurta, tipica tenda nomade. Le tribù si muovono in un altopiano a 4.300 metri di altitudine e associano a modelli di vita ancestrali aspetti della vita moderna come trasmettitori radio e pannelli solari.