Le Canarie bruciano ancora
Le foto degli incendi di queste due settimane in Spagna, che hanno bruciato tra le altre cose 800 ettari di un parco naturale
La rappresentante del governo spagnolo alle Canarie, María del Carmen Hernández Bento, ha fatto sapere che nelle ultime ore diverse persone sono state fermate e interrogate dalla polizia per gli incendi che da ormai due settimane devastano le isole. Nessuno è stato ancora accusato di esserne il responsabile. Sull’isola La Gomera, una delle più colpite, i vigili del fuoco sono da poco riusciti a contenere le fiamme. Sul posto ci sono più di un centinaio di agenti, che in queste ore si stanno occupando di assistere le 1.360 persone che ancora non possono ancora fare ritorno alle loro abitazioni. Nei giorni scorsi circa 5mila persone sono state evacuate, 900 via mare. Molti turisti, secondo alcune stime addirittura l’80 per cento, hanno cancellato le loro prenotazioni.
Le fiamme hanno distrutto fin qui 800 ettari del parco naturale di Garajonay, che si trova nel centro-nord dell’isola ed è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 1986. In tutto l’arcipelago delle Canarie sono bruciati oltre 1.400 ettari di terreno. La situazione è molto grave anche nel resto della Spagna. Ad Alicante sono morti due vigili del fuoco. Le amministrazioni delle Canarie, della Catalogna e di Valencia accusano il governo di aver tagliato negli anni il 60 per cento dei fondi per la prevenzione degli incendi. Il governo ha annunciato pene più severe per chi provoca intenzionalmente un incendio: fino a sei anni di carcere, che possono diventare 9 nei casi di “reati contro l’ambiente”, cioè in cui siano distrutte aree naturali protette.