In Iran i morti sono più di 300
I terremoti di sabato nella provincia dell’Azerbaijan orientale hanno distrutto parecchi villaggi, e ci sono ancora persone sotto le macerie
Sabato due forti scosse di terremoto hanno colpito la provincia dell’Azerbaijan orientale, che si trova nel nord-ovest dell’Iran. Il ministro iraniano della Sanità, Marzieh Vahid Dastjerdi, ha fatto sapere che i morti accertati sono 306, mentre più di tremila persone sono ferite. Di queste più di 700 sono state sottoposte a interventi chirurgici d’urgenza. Da ieri sono state sospese le operazioni di soccorso in cerca di sopravvissuti e ora si scava solo per recuperare i corpi ancora sotto le macerie. La prima scossa ha colpito a 37 miglia a nord est di Tabriz, capoluogo della regione, mentre 11 minuti dopo c’è stata un’altra scossa ha colpito nei pressi del villaggio di Varzaghan, a 30 miglia a nord est di Tabriz.
Tabriz, capoluogo della provincia iraniana dell’Azerbaijan orientale, è una città universitaria con un milione e mezzo di abitanti. In città al momento non ci sono morti: sono i villaggi nei dintorni a essere i più duramente colpiti, in particolare Ahar, Varzaghan e Harees. Alcuni di questi si trovano a diverse ore di distanza dai centri maggiori e al momento sono raggiungibili solo in elicottero, quindi il numero dei morti potrebbe salire ancora. «Più di 1000 villaggi nella zona sono stati colpiti dal terremoto», ha dichiarato Ahmad Reza Shaji’i, un funzionario della Mezzaluna Rossa. «Circa 3o sono stati distrutti oltre al 70 per cento, altri 20 non esistono più».
Foto:Atta Kenare/GettyImages