Chi fa i doodle di Google?
BBC è andata a parlare con chi disegna e costruisce loghi e giochini celebrativi, che a volte richiedono mesi di lavoro
Senza i doodle di Google, i loghi celebrativi del motore di ricerca, difficilmente milioni di persone in tutto il mondo si sarebbero ricordate dell’aviatrice statunitense Amelia Earhart o di Gideon Sundback, l’inventore della cerniera lampo. Dal 1998 a oggi Google ha disegnato oltre 1000 doodle. All’inizio si trattava di disegni semplici – come il primo, un omino stilizzato dietro alla lettera “O” per far capire che il team era fuori ufficio, precisamente nel deserto del Nevada per il Burning Man Festival – ora sono creazioni sempre più complicate e spesso dei piccoli videogiochi, come quelli recenti sulla corsa a ostacoli o il tiro del giavellotto. Alcuni di questi doodle vengono creati nel giro di qualche ora, altri invece – come quello di Freddie Mercury – richiedono mesi di lavoro.
La squadra che a Google si occupa dei doodle è stata guidata a lungo da Dennis Hwang, illustratore e designer. Quando gli fu chiesto di realizzare un logo per commemorare la presa della Bastiglia era uno stagista. Il suo disegno fu così apprezzato dagli utenti che in breve venne nominato “chief doodler”, ruolo che ha ricoperto per molti anni prima di passare a un altro settore.
«Molti di quelli che lavorano ai doodle dedicano a questi progetti solo il 20 per cento del loro tempo, per il resto fanno altro. È nella filosofia di Google», ha detto Ryan Germick, il nuovo leader creativo della squadra che fa i doodle, in un’intervista a BBC News. E ha detto anche di non essere eccessivamente preoccupato dal fatto che i suoi lavori vengano visti da un numero così gigantesco di persone. «Il cervello umano non è fatto per pensare a come milioni di essere umani interpreteranno qualcosa. Per me è più importante vedere che riesco a far ridere i miei colleghi o che ho imparato una nuova tecnica. Così so di aver fatto il mio lavoro».
Le idee per i doodle arrivano dal team stesso, dai dipendenti Google di altri paesi settori o di altri paesi, in qualche caso anche dagli utenti. Kris Hom, un ingegnere che lavora ai doodle, ha raccontato che per il lui il massimo è stato quando sua madre ha condiviso sui social network il punteggio ottenuto con uno dei doodle olimpici. Molti doodle sono fatti con strumenti digitali, ma in qualche caso vengono da un dipinto originale. Jennifer Hom ha disegnato il logo dedicato al pittore Gustav Klimt con foglie d’oro falso e tempera ad olio. «Volevo rendere omaggio a Klimt con il suo dipinto più famoso, il Bacio. Spero che il nostro umile doodle gli abbia reso giustizia».
Tutti i membri della squadra che si occupa dei doodle hanno recitato nel piccolo cortometraggio muto che è stato nel doodle in occasione del 122esimo anniversario della nascita di Charlie Chaplin.
Foto:Kimihiro Hoshino/Getty Images