Conte squalificato per dieci mesi
È finito il processo di primo grado su calcio e scommesse: Pepe e Bonucci assolti, l'allenatore della Juve ricorrerà in appello
La Commissione disciplinare della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) ha squalificato l’allenatore della Juventus Antonio Conte per dieci mesi e ha prosciolto i giocatori della Juventus Leonardo Bonucci e Simone Pepe. Per i condannati nelle sentenze, che si sono basate sulle indagini della Procura di Cremona e di Bari nell’ambito dell’inchiesta sul calcio e scommesse, si potrà fare appello dal 20 agosto alla Corte di giustizia federale.
Antonio Conte aveva fatto richiesta di patteggiamento, insieme al Procuratore Stefano Palazzi, proponendo tre mesi di squalifica e 200 mila euro di multa. La Commissione disciplinare l’aveva respinta perché «non congrua», mentre aveva accettato le altre richieste di patteggiamento di tesserati e società di calcio.
Conte è stato deferito dalla Procura per una doppia omessa denuncia sui risultati di due partite del Siena nella stagione 2010/2011 di Serie B, quando era allenatore del Siena. Dopo la bocciatura delle prima richiesta, Palazzi aveva chiesto quindici mesi di squalifica per Conte: la sentenza ha quindi ridotto la pena di cinque mesi rispetto alla richiesta del procuratore. Sono stati squalificati anche due collaboratori di Conte: il suo viceallenatore Angelo Alessio, per 8 mesi, e il collaboratore Cristian Stellini, che si era già dimesso dalla Juventus dopo che era stata accettata la richiesta di patteggiamento di tre mesi di squalifica e 200 mila euro di multa.
Dopo la sentenza, la Juventus ha pubblicato una nota sul proprio sito, in cui ribadisce la convinzione che Conte e Alessio siano innocenti:
Juventus Football Club in merito alla sentenza odierna emessa dalla Commissione Disciplinare della FIGC, riguardante i suoi tesserati per fatti relativi alla loro militanza in altre società, esprime grande soddisfazione per l’assoluzione dei suoi calciatori Leonardo Bonucci e Simone Pepe e ribadisce il proprio pieno sostegno ad Antonio Conte e Angelo Alessio, nell’auspicio che i prossimi gradi di giudizio possano infine permettere alla loro innocenza di emergere appieno.
Per quanto riguarda la posizione dei tecnici, il pool di legali, composto da professionisti designati dai singoli interessati, in piena concordia con la società, è già al lavoro per redigere i motivi d’appello, nella convinzione che le ragioni per affermare l’estraneità ai fatti addebitati siano immutate. Antonio Conte e Angelo Alessio saranno assistiti dagli avvocati Antonio De Rensis e Luigi Chiappero, cui si aggiunge l’avv. Giulia Bongiorno.
Simone Pepe era stato deferito per una omessa denuncia riguardo al risultato combinato della partita Udinese-Bari del 9 maggio 2010 e Leonardo Bonucci per illecito sportivo. Le richieste della procura nei loro confronti erano: un anno per Pepe e tre anni e sei mesi per Bonucci. Oltre a loro, nella sentenza di oggi sono stati prosciolti i calciatori Salvatore Masiello, Daniele Padelli, Giuseppe Vives e Nicola Belmonte (sempre per la partita Udinese-Bari) e la società dell’Udinese.
Il procedimento ha riguardato in tutto quarantacinque tesserati della FIGC e 13 società. Tra le pene che sono state assegnate durante il procedimento, sono state retrocesse in Lega Pro le squadre del Lecce e del Grosseto, e sono state date alcune penalizzazioni nella classifica del prossimo campionato. L’ex presidente del Lecce Pierandrea Semeraro e il presidente del Grosseto Piero Camilli sono stati squalificati per 5 anni. Nessuna penalizzazione per la squadra del Bologna e assoluzione per il calciatore Marco Di Vaio, mentre il difensore del Bologna Daniele Portanova è stato squalificato per sei mesi. La squadra del Novara avrà una penalizzazione di cinque punti nel prossimo campionato di Serie B.
Foto: Antonio Conte (Jonathan Moscrop – LaPresse)